Liguria. E’ un fenomeno che si ripete tutti gli anni e al quale gli addetti ai lavori non vorrebbero mai adattarsi: quello della vacanza “dormi e scappa”, con ospiti che soggiornano comodamente negli alberghi rivieraschi per poi darsi alla fuga senza saldare il conto.
Ogni estate gli albergatori devono fare i conti con i furbetti delle ferie a scrocco che prendono di mira gli hotel che non prevedono il pagamento anticipato della prenotazione, affidandosi alla buona fede dei loro ospiti. Episodi di questo tipo si sono registrati anche quest’anno, ad esempio nel Tigullio, ma senza l’impennata che un eventuale connubio fra disonestà e crisi economica avrebbe potuto generare.
“E’ ovvio che nei periodi di maggiore affluenza aumentino anche i casi di turisti disonesti – precisa Stefano Zerbi, presidente dell’associazione albergatori di Santa Margherita Ligure e Portofino – ma, come categoria, abbiamo preso le nostre precauzioni, dal pagamento anticipato alla garanzia del numero di carta di credito. Precauzioni che, all’estero, sono una prassi consolidata mentre in Italia c’è ancora quelche ospite che storce il naso, come se gli facessimo un torto o gli rivolgessimo chissà quale offesa”.
“Sì, anche quest’anno ci è arrivata qualche segnalazione di turisti fuggiti dopo un soggiorno senza pagare il conto, ma non registriamo un numero preoccupante di episodi – continua Zerbi – In questo caso, comunque, ci impegniamo subito ad avvisare gli addetti ai lavori tramite il passaparola. Esiste una sorta di black list di ospiti indesiderati dai quali tutelarsi”.
Stesso copione nel capoluogo di regione. “Oggi è più diffuso il pagamento anticipato e con carta di credito – conferma Walter Mariani, presidente dell’associazione albergatori di Genova – per cui i rischi di brutte sorprese diminuiscono. Si tratta della soluzione giusta per evitare di ritrovarsi beffati dai soliti furbetti. L’estate 2011 non è stata comunque preoccupante da questo punto di vista”.
Il presidente degli albergatori della provincia di Savona, Franca Cappelluto, insiste sulla necessità di mettere mano ad una sorta di regolamento di auto-tutela degli addetti ai lavori: “Ormai dobbiamo avere le idee chiare ed essere determinati con i clienti: pagamento anticipato e saldo a fine soggiorno solo degli extra. Tutti ci dobbiamo adattare a ciò. Certo, in questo caso è più difficile educare l’ospite che pernotta da noi da anni, ma è uno sforzo che va fatto. Un tempo capitava che i turisti andassero via a metà vacanza, ad esempio a causa del maltempo, rifiutandosi di pagare la stanza prenotata per tutta la settimana e facendo sì che ci ritrovassimo con una camera impegnata ma vuota, magari dopo aver detto di no ad altre persone interessate. Questo non era corretto e portava un forte danno ai proprietari di strutture alberghiere. Oggi, per fortuna, non accade quasi più”.