Economia

Direttivo straordinario Anci Liguria, Vinai: “No al Patto di stabilità regionale”

pierluigi vinai

Genova. E’ stato un direttivo lungo e intenso, come del resto era prevedibile, quello di Anci Liguria. All’ordine del giorno la manovra del governo e i suoi effetti sull’autonomia e capacità finanziaria dei Comuni. Dalla seduta è però emerso anche un particolare orientamento: il no al patto di stabilità regionale interno, per lo meno così come è ora configurato. Ai sindaci, infatti, non piace la proposta dell’assessore regionale Rossetti su una sorta di patto orizzontale tra i Comuni e la Regione.

Spiega Pierluigi Vinai, segretario di Anci Liguria: “Nel direttivo abbiamo affrontato anche il problema del patto di stabilità. Sul piano nazionale non ci sono novità. Ci sono le proposte della Regione Liguria che però non porterebbero alcun beneficio alle casse e ai bilanci comunali. Per questo il direttivo odierno ha chiesto una ridiscussione sia temporale che di contenuti, da concertare. Come Anci Liguria avevamo espresso alcune obiezioni alla stesura del patto di stabilità regionale, che però non sono state recepite; quindi bisogna ricominciare una negoziazione”.

Per l’assessore Rossetti il patto Regione-Comuni individuerebbe opere strategiche per il territorio e per realizzarle userebbe le risorse inutilizzate degli enti, che verrebbero spalmate tra tutti i 52 Comuni liguri con più di 5000 abitanti e le quattro Province.

“Il patto di stabilità è un meccanismo che i sindaci devono applicare sul proprio bilancio e di conseguenza questo si riversa sui servizi ai cittadini. Il patto di stabilità attuale a livello regionale e nazionale è tale che c’è un rischio concreto che i sindaci non siano in grado di erogare i servizi ai cittadini. Fino a quando non si faranno norme corrette e sostenibili, i Comuni non potranno gestire correttamente i servizi alla cittadinanza” osserva Vinai.

Questo pomeriggio a Roma è in corso la mobilitazione dell’Anci nazionale contro i “tagli insostenibili”. A Genova il direttivo si è svolto con grande trepidazione, in attesa di novità sul fronte capitolino. “Stamattina si è svolta una riunione degli organi Anci Liguria e del consiglio direttivo, in calendario già dal mese di agosto ma diventata urgente dopo le ultime novità introdotte dalla manovra bis – spiega Pierluigi Vinai – Il decreto legge 138 è alla massima attenzione di Anci per la confusione che regna sovrana a Roma, dove in ogni momento ci sono emendamenti nuovi e provvedimenti che modificano ciò che era stato precedentemente proposto, nonostante le controproposte di Anci per rendere efficace e applicabile la manovra”.

“Stiamo attendendo ulteriori notizie, la sede nazionale di Anci è presidiata e nei prossimi giorni ci sarà la necessità di tornare a Roma per conoscere gli sviluppi – aggiunge Vinai – Ci hanno anche chiesto dalla sede nazionale di soprassedere alle attività formative che avevamo attivato e previsto a partire dal giorno 7 settembre sul tema della gestione delle funzioni associate, in quanto l’articolo 16 che parla della soppressione dei piccoli Comuni e dell’Unione dei Comuni è in continua modificazione. Speriamo che la versione ufficiale sia migliore di quella che abbiamo in mano al momento, che così come è scritta ora sarebbe inapplicabile sul territorio. Questo perché al di là degli obblighi a gestire le funzioni associate, sulle quali Anci non è contraria, le modalità di tale prospettive sono scritte in maniera tale da non essere efficaci e perseguibili concretamente”.

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