Economia

Allarme bilancio a Cogorno, Sommariva: “Dobbiamo salvare il salvabile”

Enrica Sommariva - Sindaco Cogorno

Cogorno. Cogorno, 5.631 anime, “tira la cinghia da anni, ma ormai siamo arrivati al punto dove non c’è più niente da tirare”. Questa la situazione in cui versava il Comune di Cogorno a giugno, ben prima che si affacciassero sui bilanci comunali sia i nuovi tagli della finanziaria di luglio, sia quelli, ancora più duri per i piccoli enti, della manovra anticrisi di ferragosto.

Tre mesi fa l’amministrazione, secondo quanto dichiarato dal sindaco Enrica Sommariva, ricorreva “alle entrate straordinarie e ai privati per mandare avanti la macchina comunale”, oggi, invece, il Comune di Cogorno è sull’orlo del baratro, alle prese con una segnalazione dell’ufficio Ragioneria, a cui dare risposte credibili entro domani, pena la soppressione di tutti i servizi e sullo sfondo il possibile rischio di un commissariamento.

“Ci chiedono di chiudere asilo nido, centro anziani, scuola materna – spiega il sindaco Sommariva – ma è solo una piccola parte per arrivare all’equilibrio di bilancio”. La segnalazione dall’ufficio Ragioneria è arrivata poco meno di un mese fa: alla luce dei tagli, il Comune presentava infatti uno squilibrio per il 2012-2013. Da qui la necessità di una proposta “tecnica”, come definita dal primo cittadino, e di un consiglio straordinario convocato per stasera.

“Dobbiamo salvare il salvabile e arrivare al riequilibrio. Come maggioranza vorremmo portare avanti una proposta diversa – conclude il sindaco – in grado da una parte di recuperare entrate e risparmi per accontentare l’ufficio ragioneria, e dall’altra di evitare la chiusura dei servizi”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.