Saya a Genova, la Vincenzi scrive al Prefetto: “La città è antifascista”

Vincenzi in redazione

Genova. “Sono preoccupata e soprattutto scandalizzata, e credo che scegliere una città come Genova per questa iniziativa sia sicuramente un gesto provocatorio. Tutti si ricordano come la città seppe reagire nel 1960 e non dubito che Genova sia ancora profondamente antifascista e democratica”. Così Marta Vincenzi, parlando con Genova24.it della vicenda di Gaetano Saya, e del suo annuncio per il prossimo 22 e 23 settembre di tenere a Genova la prima “Adunata delle camicie ocra”, finalizzata alla prima raccolta di candidati per le prossime elezioni politiche per spazzare via la “casta ladra dei politicanti”.

“Proprio per questo”, continua Vincenzi, “ho scritto al Prefetto, chiedendogli di effettuare una verifica puntuale su quanto sta succedendo, e invitandolo a riferire al Ministro che il sindaco di Genova ritiene che una manifestazione di tal tipo sia assolutamente inopportuna”.

“Tra l’altro – continua il primo cittadino di Genova – al Comune non è pervenuta nessun tipo di richiesta occupazione suolo, ma anche se ciò dovesse succedere noi vogliamo chiaramente evitare che si possa concretizzare una due giorni di questo tipo”.

Anche se una manifestazione del genere dovesse avere luogo, la città saprà reagire, assicura la Sindaco: “Genova era ed è la citta dei diritti. E’ una città che non ha perso consapevolezza del proprio profondo antifascismo, che è tra l’altro una definizione prevista nella nostra Costituzione e qualcosa molto forte nell’animo dei genovesi, come si legge nella medaglia d’oro scritta nel gonfalone e nella partecipazione popolare che si ottiene ogni volta che si ragiona su questi temi”.

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