Rapallo. Dopo l’approvazione del progetto di demolizione e ricostruzione del civico n. 68 di via San Michele, che consentirà l’eliminazione della cosiddetta strettoia, ecco arrivare le prime polemiche.
“Lo stesso giorno della conferenza dei servizi deliberante, un comunicato stampa del comune precisava che ‘il parere della conferenza deliberante, come da termini di legge, comprende tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera in oggetto. Sulla scorta dei pareri favorevoli espressi, detta conferenza ha approvato il progetto edilizio e la variante urbanistica ad esso collegata’ – spiega il consigliere Armando Ezio Capurro – la cosa che non è stata detta, però, è che il giorno prima il direttore del Dipartimento Pianificazione Territoriale e Dirigente del Servizio Tutela del Paesaggio della Regione Liguria, architetto Tomiolo, aveva scritto una nota in cui ribadiva ancora una volta la sospensione delle determinazioni di competenza della Regione Liguria al rilascio dell’autorizzazione per l’intervento in argomento”.
Capurro sottolinea anche la parte della nota del dirigente regionale in cui si legge: “Non è stato ancora esperito il relativo procedimento di approvazione con la convocazione della prescritta Conferenza di Servizi referente (convocata per il giorno 23 agosto 2011), né esperita la successiva fase di pubblicazione dei relativi atti, quindi continuano a mancare i predetti presupposti per la legittima conclusione del procedimento di approvazione del progetto in oggetto indicato”.
“Viste le chiare parole del dirigente regionale, che precisamente afferma che mancano i presupposti ‘per la legittima conclusione del procedimento di approvazione del progetto in oggetto indicato’, e stante la sospensione delle determinazioni di competenza della Regione al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica – conclude Capurro – Chiedo al dirigente Bernardini, al sindaco e agli altri intervenuti alla conferenza del 4 agosto di dirmi se è possibile e legittimo il rilascio delle autorizzazioni visto che, secondo la Regione, mancano i presupposti per la legittima conclusione del procedimento di approvazione del progetto”.