Cronaca

Protesta dei bagni marini per salvare il turismo, Cambioni (Sib): “Non ci arrendiamo”

spiaggia - stabilimenti balneari

Tigullio. Nell’arco di quest’anno, nonostante le numerose iniziative messe in atto dalle associazione balneari, non ci sono state novità sulla ‘temuta’ direttiva europea Bolkstein, che continua a pesare sulle spalle dei concessionari come un macigno. Negli ultimi giorni, tra l’altro, una nuova preoccupazione gravita nell’aria, quella dell’eventuale accorpamento delle festività non religiose alle domeniche. L’eliminazione dei ponti, infatti, per chi lavora esclusivamente alcuni mesi all’anno sarebbe davvero un colpo insopportabile.

Ma già prima di sapere i contenuti della manovra, era stata indetta la protesta dei bagni marini, che si svolgerà domani sulla spiaggia di Varazze, da cui prenderanno il volo 20 mila lanterne rosse. Un’iniziativa particolare, che ha lo scopo di attirare le attenzioni sulle problematiche del settore e a cui aderiranno anche personaggi del mondo della politica, come l’assessore regionale al Turismo, Angelo Berlangieri.

“Cerchiamo di ottenere i risultati prefissati, lottando per contrastare la decisione del Governo di annullare gli accordi contrattuali in essere e stabilire il 31 dicembre del 2015 come termine delle concessioni demaniali degli stabilimenti balneari esistenti e al conseguente rilascio delle nuove concessione mediante gare ad evidenza pubblica, le cosiddette aste – spiega Nicola Cambioni, consigliere nazionale del Sib e titolare dei Bagni Lido di Lavagna – Sono enormi le difficoltà che ci stanno strozzando ormai da molto tempo, ma il nostro scopo è quello di salvare il turismo italiano, quello per cui siamo apprezzati in tutto il mondo e che adesso viene minacciato da una discutibile interpretazione della legge”.

“Pensiamo che l’iniziativa delle lanterne possa essere molto efficace per far sentire la nostra voce, ma non è l’unico progetto che abbiamo in programma – conclude Cambioni – perché non ci arrenderemo”.

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