Cronaca

Profughi a Busalla, Broggi (Croce Verde): “Rivogliamo il punto di primo intervento”

Busalla. Se quello della Lega Nord, oltre a essere un discorso rivolto alle necessità sanitarie della popolazione, è anche un discorso politico, diversa è la posizione della Croce Verde busallese.

“Noi non siamo arrabbiati perché hanno mandato in città gli extracomunitari, ma perché hanno tolto un ospedale per il quale sono stati spesi milioni di euro per la messa a norma – spiega Adelio Broggi, presidente della Croce Verde – Ora la struttura resta vuota e viene occupata per dare un ricovero provvisorio ai profughi. Ma ripeto, non lo dico perché sono extracomunitari. Lo stesso discorso varrebbe se fossero piemontesi, lombardi o genovesi. L’ospedale deve essere utilizzato come tale e non per altri scopi”.

Da quando il nosocomio è stato chiuso, secondo il presidente della Croce Verde, la situazione è diventata insostenibile. “Adesso dobbiamo obbligatoriamente accompagnare le persone a Sampierdarena, ma i tempi di percorrenza sono davvero eccessivi, visto che parliamo di circa un’ora di viaggio o poco meno – continua Broggi – Noi chiediamo il ripristino del punto di primo intervento nell’ospedale di Busalla, che possa filtrare i codici verdi, senza andare a intasare quello di Sampierdarena, che è già oberato per conto suo”.

Già in questa prima settimana sono stati molti i disagi subiti dalla popolazione. “L’altro giorno è arrivata una persona punta da un calabrone, che aveva bisogno di un antistaminico e l’abbiamo dovuta mandare a Pontedecimo perché a Busalla, nel pomeriggio, non si può fare neppure un’iniezione – conclude il presidente della Croce Verde – La Valle Scrivia è completamente abbandonata a se stessa e non ha sanità. Bisogna fare qualcosa e subito”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.