Genova. I lavoratori delle farmacie comunali aderenti all’Unione sindacale di base sono sul piede di guerre e proclamano lo sciopero contro le “gravissime scelte” del Comune di Genova. Per questo i lavoratori incroceranno le braccia per le intere giornate del 5, del 16 e del 27 settembre.
“Il recente referendum sull’acqua – spiega una nota di Usb Liguria – ha sonoramente bocciato le politiche di privatizzazione portate avanti in questi anni. Il Comune di Genova, da cui dipendono oggi le farmacie comunali, intende invece proseguire imperterrito su questa strada come confermato dagli assessori Miceli e Senesi”.
Per questo il sindacato, prosegue la nota, “si oppone a questa scelta, confortato dalla sonora bocciatura referendaria delle politiche di privatizzazione, denuncia l’ennesimo tentativo di svendita di un fondamentale patrimonio pubblico e di irresponsabile rinuncia ad una fonte di utili per il Comune, chiede che il Comune definisca immediatamente un piano di rilancio e di potenziamento del servizio” e infine, annuncia che “metterà in atto tutte le forme di protesta necessarie a fermare questo scempio” invitando “tutte le forze che hanno promosso e sostenuto i referendum sull’acqua a sostenerli in questa battaglia”.