Tigullio. Il bel tempo ha caratterizzato tutto il ponte di Ferragosto, ma nonostante questo elemento positivo, le presenze turistiche sono state inferiori rispetto a quelle degli anni precedenti. Nel Tigullio, infatti, è buona la presenza di stranieri, principalmente russi, francesi e americani, ma sono in calo gli italiani. Segno evidente della crisi che persiste e che porta i turisti nazionali a fare vacanze sempre più brevi e a limitare al massimo i consumi.
I gestori degli stabilimenti balneari della riviera di levante, ad esempio, registrano un forte calo delle consumazioni al bar o al ristorante e una permanenze limitata. I turisti che si fermavano un mese ora rimangono quindici giorni, chi faceva due settimane di ferie ora ne fa una e così via. Molti, anzi forse la stragrande maggioranza, restano in riviera solo per due o tre giorni.
A risentire di questa situazione sono anche gli alberghi, ma non tutti. Mentre quelli di lusso, a quattro o cinque stelle, stanno registrando un incremento di presenze, infatti, le strutture a due o tre stelle stanno subendo una flessione. “Gli alberghi di categorie inferiori soffrono di più – spiega Aldo Werdin, presidente degli Albergatori di Rapallo e Zoagli – per gli alberghi a 5 stelle, infatti, le presenze sono in aumento rispetto all’anno scorso, ma anche in questo caso le persone cercano di spendere di meno. L’occupazione, quindi, è superiore, ma gli incassi risulteranno quasi sicuramente più bassi”.