Cronaca

Dai pannolini lavabili una risposta ecologica agli ‘usa e getta’ non riciclabili

bambini

Una tonnellata di rifiuti non differenziabili. A tanto ammonta l’impatto ambientale causato dai pannolini usa e getta utilizzati da un bambino nei suoi primi tre anni di vita.

Il consumo e’ stimato attorno ai 6.000 pannolini per bambino, che per degradarsi impiegheranno qualche centinaia di anni, mentre per produrli serve una quantita’ di cellulosa pari a quella che si potrebbe ricavare da 6 pioppi di 15 metri di altezza. Oltre 180 comuni italiani hanno deciso di correre ai ripari, offrendo incentivi alle famiglie che si convertono all’utilizzo dei pannolini lavabili.

Di questi, il 70% si trova nel nord Italia, il 27% al Centro e solo il 3% al Sud. I dati dell’associazione Non Solo Ciripa’, presente su tutto il territorio nazionale per diffondere la cultura del riutilizzo, parlano di 5.570 pannolini usati da ogni bambino in tre anni che provocano una tonnellata di rifiuti, il cui costo di smaltimento e’ di circa 190 euro. Dal 2006 al 2009 il totale di rifiuti non riciclabili dovuti ai pannolini e’ stato di 606.654 tonnellate.

A Bolzano, per esempio, sono state individuate tre fasce di incentivi: ”A chi adotta il pannolino lavabile dal primo anno di eta’ del bambino, diamo un incentivo di 120 euro; a chi si converte all’utilizzo dal secondo anno destiniamo 80 euro, e per chi lo fa nell’ultimo anno di eta’, 50 euro”, spiega all’Adnkronos Mauro Randi, assessore alle Politiche Sociali. Che l’iniziativa sia stata accolta favorevolmente lo dimostra il fatto che “quest’anno il Comune ha deciso di aumentare il fondo destinato agli incentivi, da 3 a 5mila euro”, sottolinea l’assessore, ricordando che grazie all’iniziativa ”si risparmiano oltre 200 kg di rifiuti l’anno”.

Il Comune e la Provincia di Trento, invece, non destinano incentivi alle singole famiglie ma portano avanti politiche di diffusione del pannolino lavabile. ”Nel 2010 il Comune ha stipulato un accordo per la riduzione dei rifiuti con la Grande Distribuzione, rendendo obbligatoria la vendita del pannolino lavabile e all’accordo ora ha aderito anche la provincia”, dichiara all’Adnkronos Michelangelo Marchesi, assessore all’Ambiente e Mobilita’ del Comune di Trento. Piu’ facile reperirli, quindi, ma non solo. Con il prossimo anno scolastico i pannolini lavabili entreranno negli asili nido gestiti dal Comune mentre sono gia’ in uso presso il Centro per l’Infanzia.

Inoltre, le farmacie comunali garantiscono la vendita dei kit a prezzi calmierati. Quando si parla di pannolini lavabili si intendono quelli che utilizzavano le nostre nonne, ma che oggi hanno qualche comodita’ in piu’ per non gravare non solo sull’ambiente, ma neanche sulle faccende domestiche. E tanto meno sul portafoglio.

Nei primi tre anni di vita di un singolo bambino, ogni famiglia spende dai 1.500 ai 2.000 euro in pannolini usa e getta, mentre il costo di quelli lavabili va dai 500 ai 700 euro, ”compresi corrente, detersivo e acqua necessari per lavaggi in lavatrice”, sottolinea Claudia Menozzi, presidente dell’associazione Non Solo Ciripa’, che opera anche interfacciandosi con comuni e province per ottenere incentivi.

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