Liguria. “Ancora una volta si usa la scorciatoia delle pensioni (riscatto laurea e servizio militare prestato allo Stato) senza intervenire sui costi della politica e i redditi elevati. Le scelte del governo sono inaccettabili”. La dura presa di prosizione arriva questa volta dalla Cisl ligure che annuncia “una folta delegazione giovedì a Roma al sit in davanti al Senato, organizzato da Cisl e Uil” e l’ allestimento di presidi e banchetti nelle province della regione “per protestare contro le parti della manovra che riguardano il pubblico impiego”.
“Non possiamo ammettere che una classe politica che ha vissuto su rendite di posizioni e vuole continuare a farlo, possa colpire chi lavora da oltre 40 anni senza intervenire sui suoi privilegi, sulle grandi ricchezze e sulla evasione fiscale – rende noto il Segretario Regionale Sergio Migliorini – Ritardare il pagamento della buonuscita è ingiusto e vessatorio nei confronti di una categoria di lavoratori che già tanto ha dato con le normative degli ultimi anni. Il TFS e il TFR non sono un privilegio, bensì salario che il lavoratore accantona nel tempo e che ha diritto a percepire quando cessa la sua attività”.
“Ancora una volta la ‘casta’ salvando le lobby conserva se stessa e colpiscono i redditi medio-bassi, solo perché è più facile intervenire sui grandi numeri. Andiamo a Roma per gridare ‘giù le mani dalle pensioni’ – conclude Migliorini – e per chiedere di modificare una manovra non credibile, frutto dei vergognosi balletti della politica”.