Genova. Mancano meno di venti giorni all’entrata in vigore del servizio invernale di Amt, una data che agita più di uno spauracchio per i tanti genovesi, studenti compresi, che da lunedì 19 settembre si troveranno alle prese con il nuovo orario invernale, e rispetto allo scorso anno, con 1,5 milioni di km di rete tagliata.
Nonostante gli aggiustamenti in corso d’opera, i tagli stabiliti nei mesi precedenti, per non rischiare il collasso dell’azienda, ci saranno e si faranno sentire. Le associazioni dei consumatori hanno chiesto a gran voce un’ulteriore revisione della rete per rendere meno impattante e restituire un po’ di respiro ai quartieri più disagiati, e da quanto trapela dall’incontro odierno in Comune, sembra che alcune modifiche siano state fatte in considerazione delle richieste di Municipi e associazioni.
Ma l’incontro di oggi a Tursi, a cui erano invitate tutte le forze in gioco sullo scacchiere Amt, azienda, sindacati, rappresentanti di consumatori e utenti, e polizia municipale, ha sviscerato una dopo l’altra le problematiche in ballo e i nodi da sciogliere in quello che comunque si preannuncia un autunno caldo, anche in vista dei tagli al trasporto pubblico operati dalla manovra anticrisi di ferragosto. Tra le voci che a più riprese hanno animato la discussione, la necessità di un servizio pubblico integrato, e l’opportunità, richiesta in ambito sindacale, di un’agenzia regionale dei trasporti, che permetta l’interscambio di servizi e mezzi su tutto il territorio provinciale.
Nervi scoperti invece sul tema delle corsie gialle e sulle relative telecamere, per alcuni non adeguatamente visibili: da una parte la Municipale e l’Azienda a difendere l’istallazione di nuovi occhi elettronici come mezzo utile ad aumentare la velocità commerciale degli autobus, offrendo di riflesso un miglior servizio ai cittadini, e come deterrente per automobilisti e motociclisti indisciplinati, dall’altra le accuse di voler far semplice cassa con le multe ottenute a telecamere non indicate.
Quando il discorso si è ulteriormente allargato, sfiorando l’ipotesi di tagliare ancora sulla forza lavoro, i sindacati sono saltati sù immediatamente: “La nostra parte l’abbiamo fatta- ha ribadito Antonio Cannavaciuolo, Uiltrasporti – l’accordo è stato siglato da tutti e con grande sforzo. Se si tratta di migliorare il servizio pubblico siamo a disposizione, altrimenti, per il resto, il discorso è chiuso, abbiamo già dato”.