Regione, tasse universitarie: aumenti per i redditi medio-alti, tutelate le fasce basse

università di genova

Regione. Aumenti da 5 a 25 euro l’anno a seconda delle fasce di reddito, nessun ritocco per i redditi sotto i 20.000 euro ed esenzione completa per gli studenti meritevoli con reddito fino a 15.500 euro, lotta ai “furbetti” che chiedono le borse di studio senza averne diritto e aumento delle sanzioni per i ritardati pagamenti. Sono questi i provvedimenti contenuti nel DDL approvato questa mattina dal Consiglio Regionale.

L’assessore all’Istruzione Pippo Rossetti ha spiegato che la modifica della tassa regionale per il diritto allo studio universitario serve per contrastare i tagli alla università fatti dal Governo e mantenere risorse sufficienti per i servizi e le borse. “‘Era anche necessario – ha spiegato Rossetti – fare delle correzioni perché fino a oggi le fasce di reddito basse pagavano di più di quelle medio-alte. Da cinque anni questa tassa regionale era rimasta invariata e di fronte ai pesanti tagli statali non c’erano alternative”

“Gli aumenti si sono resi necessari a fronte dei tagli del Governo – ha ribaditoq il Consigliere del Partito Democratico Alessio Cavarra, Presidente della Commissione Bilancio, che ha presentato il provvedimento in aula – che dal 2008 a oggi ha diminuito del 60% gli stanziamenti per il diritto allo studio in Liguria. L’introito derivante da questi aumenti contenuti è interamente destinato a cofinanziare gli interventi a favore degli studenti meritevoli e a basso reddito, che altrimenti non avrebbero visto garantito il loro diritto allo studio”.

“Dal 2006, per 4 anni, è stato possibile coprire la totalità delle domande di borse di studio – ha aggiunto il Consigliere PD Giancarlo Manti, Presidente della Commissione Cultura – ma la diminuzione dei finanziamenti per il diritto allo studio da parte del Governo, passati dagli oltre 4 milioni del 2008 ai 2.232.000 euro del 2010, rischia di mettere in crisi i servizi a favore degli studenti, dal momento che con le risorse disponibili non è più possibile soddisfare come in passato tutte le domande dei ragazzi”.

Contrario il Pdl che con il consigliere Luigi Morgillo definisce la maggioranza di Sinistra “tassaiola e strozzina”: “con questo provvedimento – spiega l’esponente Pdl – la Regione influisce in maniera peggiorativa sulle tasche dei cittadini e certo non va incontro alle esigenze delle persone. Inoltre coloro che eventualmente ritarderanno il pagamento della tassa universitaria lo faranno perchè non avranno le possibilità economiche per poter pagare per tempo. L’impatto della sanzione in questo modo è sproporzionato rispetto all’importo della tassa”.

Il consigliere regionale ha proposto poi alcune soluzioni alternative “il pagamento della mora andava proporzionato eventualmente con i giorni di ritardo e rapportato agli interessi di legge. Ma questo è il solito metodo della sinistra: fare cassa sulla pelle dei cittadini – è stata la conclusione di Luigi Morgillo – e questo è un sistema che non ci piace per niente”.

Il Consiglio ha anche votato all’unanimità un ordine del giorno per incentivare i controlli sulle domande di borse di studio, in modo da evitare di erogare fondi regionali a chi non ne abbia diritto.

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