Smaltimento rifiuti, in Valle Stura e Valgraveglia i due siti di compostaggio

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Genova. Verranno realizzati in Valle Stura e in Val Graveglia due dei quattro siti di compostaggio previsti dalla Provincia di Genova per arrivare alla cosiddetta ‘chiusura del ciclo dei rifiuti’, ovvero il totale riciclo degli stessi rifiuti e il conseguente azzeramento dei conferimenti in discarica (che porterà alla dismissione di Scarpino). Lo ha annunciato ieri in consiglio provinciale, rispondendo a un’interpellanza del capogruppo della Lista Biasotti Massimo Pernigotti, l’assessore provinciale al ciclo dei rifiuti Sebastiano Sciortino.

“Abbiamo ricevuto la disponibilità da parte di un comune della bassa Valle Stura e di un comune della Val Graveglia – ha detto Sciortino – ad ospitare questi siti. Naturalmente, questa disponibilità degli amministratori dovrà poi coagulare intorno a sé il più ampio consenso possibile del territorio, della popolazione, per cui faremo insieme ai sindaci un approfondito percorso di partecipazione, per individuare con precisione i siti e definire le caratteristiche degli impianti”.

Un terzo sito di compostaggio verrà realizzato a Genova, mentre il quarto è già stato previsto all’interno della discarica di Scarpino, sempre a Genova. Allo stato attuale, viene utilizzato un sito di compostaggio in provincia di Alessandria.

Nei quattro nuovi siti verrà conferita la cosiddetta ‘frazione umida’ dei rifiuti, ovvero quella organica (ad esempio scarti di cucina), che attraverso il processo di compostaggio viene facilmente trasformata in fertilizzante agricolo. La frazione umida, in un sistema di raccolta differenziata ottimale, rappresenta circa il 20-25% dei rifiuti.

La ‘chiusura del ciclo dei rifiuti’, oltre al compostaggio della frazione umida si ottiene attraverso altri due strumenti: l’aumento fino al 40% nel 2012 e al 65% nel 2013, previsto da una legge nazionale, dei rifiuti ‘differenziati’ come carta, plastica e vetro (oggi sono il 30% del totale) e la gassificazione della restante parte, ovvero il cosiddetto indifferenziato, nel nuovo impianto di gassificazione che verrà costruito anch’esso all’interno dell’attuale discarica di Scarpino.

L’assessore Sciortino ha dato ragguagli anche sui tempi di realizzazione del gassificatore, che dovrebbe essere pronto nel 2014.

Il consigliere Pernigotti nella sua interpellanza aveva chiesto conto dell’ampliamento della discarica di Scarpino per 3,1 milioni di metri quadrati, deliberato dalla Provincia per far fronte alle necessità di smaltimento in attesa della realizzazione degli impianti di compostaggio e del gassificatore, oltre che dell’incremento della raccolta differenziata. In seguito alla risposta dell’assessore Sciortino ha osservato che tutte le opere sono comunque in ritardo e che la Liguria è l’unica regione italiana insieme alla Val D’Aosta che
non ha ancora chiuso il ciclo dei rifiuti.

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