Cronaca

Sciopero appalti ferroviari, Bruzzone (Filt-Cgil): “Lavoratori invisibili”

Genova. Si è svolta davanti alla Prefettura di Genova la protesta dei lavoratori degli appalti ferroviari. Un centinaio di persone si sono riunite per chiedere un incontro con il prefetto Musolino.

“Siamo una categoria particolarmente disagiata sottoposta a licenziamenti, ritardo nei pagamenti e  precariato”, spiega Corrado Bruzzone, responsabile regionale degli appalti ferroviari per Filt-Cgil. “Siamo lavoratori invisibili sottoposti a condizioni lavorative pessime, basti pensare che a volte capita che dobbiamo pulire i treni in carrozze che sfiorano i 40 gradi”.

I lavoratori coinvolti sono circa 500 in tutta la Regione Liguria. Il problema messo sul tavolo da sindacati e lavoratori è che “sui nuovi bandi le aziende del gruppo Fs non hanno più intenzione di inserire la clausola sociale intesa come mantenimento dei livelli occupazionali e intesa come applicazione del contratto delle attività ferroviarie per cui abbiamo tanto combattuto”.

“In questione c’è il nostro contratto, conquistato con scioperi e perdite economiche notevoli”, spiega Francesco Buttiglieri, segretario provinciale Fit-Cisl. “Da Trenitalia riceviamo sempre meno risposte, speriamo che ora ci riceva il Prefetto”.

“Trenitalia – continua Buttiglieri -nonostante abbia firmato accordi con noi, continua a non far rispettare il rispetto delle norme contrattuali e retributive per i lavoratori. Continuano ad esserci sempre più subappalti e appalti, ci hanno ormai ridotto ad essere senza voce: ormai siamo tutte cooperative, aziende di 20-15 persone. Già essere riuscite a portare in questa piazza stamattina un centinaio di persone è già un traguardo, cerchiamo di farci sentire il più possibile”.

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