Sanità, Montaldo: “Con la manovra economica sanità italiana sarà messa gravemente in discussione”

Claudio Montaldo ass. sanità

Genova. “Se guardo la manovra mi viene da pensare che la sanità italiana nei prossimi anni sarà gravemente e duramente messa in discussione”. Lo ha dichiarato stamane l’Assessore alla Sanità Claudio Montaldo a margine di una conferenza stampa per presentare la nuova partnership tra gli ospedali Gaslini e Galliera sulla continuità assistenziale.

In questo quadro gli obiettivi di risparmio messi in campo dalla Regione passano attraverso la riorganizzazione delle strutture complesse e eventualmente da quella dei Pronto Soccorso. “A Regime prevediamo un risparmio di una dozzina di milioni di euro per quel che riguarda la riorganizzazione delle strutture complesse, sul pronto soccorso è ancora difficile fare delle stime”.

“Stiamo ancora valutando gli interventi da prendere – ha precisato l’assessore – non escludo l’introduzione di ticket sui codici verdi delle ambulanze, partiamo da 200 milioni di euro in meno, ora ci stiamo concentrando su tutto ciò che non è assistenza per ottenere dei risparmi”.

La Giunta regionale ha approvato oggi la nuova direttiva alle aziende per la riduzione delle strutture complesse amministrative. La Giunta ha fissato cioé dei criteri a cui le ASL si devono attenere su come si deve rimodulare l’organigramma aziendale per le parti non cliniche, per ridurre il numero delle strutture amministrative. “La nostra direttiva – spiega l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo – recepisce gli indirizzi di contenimento degli assetti amministrativi già approvati dal Consiglio regionale a cui si uniscono le più recenti normative nazionali in materia di riduzione della spesa pubblica e pone a tutte le aziende dei tetti che dovranno essere rispettati”.

La riorganizzazione dovrà essere presentata dalle aziende sanitarie entro la fine del 2011. Per il bilancio, personale, affari generali e legali, relazioni esterne, provveditorato ed economato, ufficio relazioni con il pubblico, pianificazione, programmazione e controllo non potranno esserci più di 9 strutture complesse per azienda, con la precisazione però che le aziende più piccole dovranno avere tetti inferiori. Sarà ammessa non più di una struttura complessa per Asl nell’area dei servizi tecnici edili e impiantistici e non più di 1 nell’area dell’ingegneria clinica e nell’area dei servizi informatici.

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