Economia

Rincaro gasolio, colpite aziende agricole: Regione chiama a raccolta associazioni, parlamentari e cooperative

Giovanni Barbagallo - Assessore allo sport

Regione. La Regione Liguria chiama a raccolta, lunedì 25 luglio, alle 11, a Genova, i parlamentari, le associazioni e il mondo delle cooperative per concordare una comune azione in difesa e a tutela delle aziende agricole liguri colpite pesantemente dal rincaro del gasolio per il riscaldamento delle serre e dalla mancanza di sgravi.

“Il costo del carburante e la mancata reintroduzione delle agevolazioni sull’accisa da parte del governo dopo lo stop del 2009 stanno creando una grave situazione per la sopravvivenza della maggior parte delle aziende del nostro territorio”, spiega l’assessore all’Agricoltura della Regione Liguria Giovanni Barbagallo. Oltre il 60% delle aziende liguri produce in serra, generando l’1,7 del Pil regionale. Un argomento, quello delle accise per il mondo agricolo, che la Regione Liguria, insieme con le altre Regioni italiane, ha messo al centro di numerose azioni nel 2010 e nel 2011, ma senza risultati. 

“Senza un intervento  del Governo- afferma Barbagallo- è a rischio la produzione e tante aziende saranno costrette a chiudere, con la conseguente perdita di tantissimi posti di lavoro anche nella nostra regione. Il ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano aveva assicurato, appena nominato, un intervento su questo tema, ma invece non solo non sono state reintrodotte le agevolazioni, si è registrato stato un’ aumento di 8 centesimo al litro del gasolio che sancisce una crisi per certi versi irreversibile”.

Alla riunione, convocata nella sede di piazza De Ferrari, parteciperanno anche le associazioni professionali di categoria Cia Liguria, Coldiretti e Confagricoltura Liguria, Lega Cooperative Liguria, Confcooperative Liguria e Unci Liguria.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.