Nel 2010 uccise 127 donne, Dondero: “Il piano nazionale antiviolenza latita”

violenza

Provincia. Un numero impressionante e tragico: è quello delle donne uccise in Italia, 650 dal 2005 al 2010, dice la statistica della Casa delle Donne di Bologna e l’ultimo rapporto della Fondazione Icsa presentato con il Ministero degli Interni evidenzia che gli omicidi di donne nel 2009 sono stati il 25% di tutti quelli commessi nel nostro paese.

Un “feminicidio”, così Marina Dondero, vice presidente della Provincia di Genova e assessore alle Pari opportunità commenta le statistiche della Casa delle donne di Bologna e l’ultimo rapporto della Fondazione Icsa presentato con il Ministero degli interni secondo le quali le donne uccise in Italia dal 2005 al 2010 sono state 650; nel 2009 gli omicidi di donne sono stati il 25% di tutti quelli commessi. La Dondero ricorda che 9 mesi fa il governo aveva annunciato il piano nazionale antiviolenza “ma alle parole non sono seguiti i fatti”.

L’assessore ha sottolineato che “la stragrande maggioranza degli autori dei delitti sono partner, gli ex, familiari, conoscenti o colleghi delle vittime che nel 70% dei casi vengono uccise nella propria abitazione o in quelle di parenti e conoscenti, mentre gli omicidi commessi da estranei e in luoghi sconosciuti alle donne assassinate sono pochissimi”. La Dondero ha ricordato che oltre 600 donne hanno contatto il Centro antiviolenza provinciale di via Mascherona a Genova e il 60% di loro fra gennaio 2009 e maggio 2011 sono state prese in carico. Il futuro del centro è messo a repentaglio “dai pesantissimi tagli nazionali”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.