Genova. Sette anni di carcere era la pena richiesta dal pm nel processo con rito abbreviato a carico dell’ex benzinaio di 61 anni accusato di aver violentato una quarantenne con problemi psichici e di averla sfregiata con tagli e bruciature. Secondo la donna, nel 2009 l’uomo avrebbe abusato di lei in un parco e poi le avrebbe procurato tagli con con un paio di forbici e bruciature dopo il rapporto sessuale. Era stata la madre a notare le ferite della donna.
La perizia effettuata dal medico legale Marco Salvi sul corpo della donna aveva fatto emergere una serie di bruciature, pare provocate da sigarette e tagli in tutto il corpo, in particolare sulla schiena. Durante le indagini sarebbe emerso che c’erano tracce di sangue della donna nel sacco a pelo dell’imputato.
L’uomo ha sempre negato di aver avuto rapporti sessuali con la donna e ha riferito che era lei a cercarlo è libero. Al momento è libero, ma ha il divieto di frequentare la zona dove vive la donna e di avvicinarla. Il pm ha chiesto per lui sette anni di reclusione. Oggi il gup Roberta Bossi ha condannato l’ex benzinaio a sei anni di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dall’esercizio della tutela per la durata della pena, oltre al pagamento di una provvisionale di 8.000 euro. Il danno, sia materiale che morale riportato dalla donna, assistita dall’avvocato Fabio Strata, sarà trattato in sede civile.