Genova. Smontavano motorini rubati e li spedivano in Africa.
E’ in questo modo che agivano due cittadini di origine marocchina, che avevano messo in piedi un’attività finalizzata al riciclaggio di motoveicoli rubati.
La banda è stata sgominata dai finanzieri del II Gruppo di Genova: “Gli scooter erano smontati sino ai più piccoli componenti ed occultati accuratamente all’interno o sopra il tetto di alcuni dei numerosissimi vecchi furgoni che quasi quotidianamente si imbarcano nel porto di Genova, stracarichi, con destinazione Nord Africa”, riferisce la Guardia di Finanza in un comunicato diffuso oggi alla stampa.
Tra vecchi elettrodomestici e materiale di ogni specie, per lo più obsoleto, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto migliaia di singoli pezzi, tra i quali telai, cerchi, fari, selle, contachilometri, motori e ammortizzatori, necessari per ricomporre decine di scooter rubati, delle migliori marche e modelli, con pochissimi chilometri ed in ottimo stato di conservazione.
“I malfattori, probabilmente avvalendosi di officine attrezzate, procedevano allo smontaggio delle carene e di tutte le altre componenti, nonché alla successiva loro collocazione all’interno dei furgoni diretti in Africa, così da poterle più agevolmente rimontare una volta a destinazione.
Le case costruttrici dei mezzi, prontamente interpellate, hanno consentito di ricollegare le singole componenti, in particolare i motori, ai numeri di telaio; è stato così possibile appurare inequivocabilmente l’illecita provenienza delle moto, sottratte ai legittimi proprietari, per lo più nell’hinterland milanese”.