Genova. “Dammi il giubbotto altrimenti sguinzaglio il cane”. Nel 2009 un giovane genovese di 23 anni insieme a un complice avevano fermato due coetanei per rapinarli, usando il cane, come arma di minaccia. E non solo, mentre uno mostrava il grosso cane a guinzaglio, l’altro aggressore avrebbe anche rincarato ordinando ai due sventurati”O mi date i soldi o vi accoltello”.
Il giovane, C.G, fu intercettato dalla polizia perché l’utenza telefonica dell’altro presunto rapinatore, A.R., di 26 anni, il giorno della rapina aveva agganciato l’utenza del cellulare che faceva capo al suo. Da una ricognizione fotografica uno dei ragazzi avrebbe riconosciuto un imputato al 60% e l’altro avrebbe riconosciuto il secondo con la stessa percentuale.
Oggi il Gup ha assolto con la formula della vecchia insufficienza di prove C.G con rito abbreviato mentre l’altro giovane, il complice, sarà processato con rito ordinario.