Economia

Fincantieri, firmato l’accordo di programma: i commenti di mondo politico e sindacati

Blocco Fincantieri 29 giugno

Genova. Raffica di commenti da parte di esponenti del mondo politico e dei sindacati dopo la firma dell’accordo di programma per l’area industriale di Sestri Ponente, che prevede la realizzazione del ribaltamento a mare e di un nuovo piazzale operativo per il cantiere di Fincantieri, con il riempimento di uno specchio d’acqua di 71.000 metri quadrati. La cifra stanziata per l’opera è di 50 milioni di euro, a cui si devono aggiungere altri 20 milioni di euro provenienti dal riparto delle risorse del Fondo per le infrastrutture portuali e un investimento di circa 50 milioni da parte di Porto petroli spa.

Soddisfazione da parte del governatore ligure Claudio Burlando per il quale la firma è “un importante passo in avanti”, che “non produce commesse ma testimonia l’intenzione di Fincantieri di puntare anche per il futuro sul cantiere genovese”.

“Un grande risultato per Genova” dice la Sindaco Marta Vincenzi, “che conclude un percorso difficile iniziato nel 2008 e supportato da tutta la città. E’ un’occasione per rendere più sostenibile il sito, garantendone innovazione e futuro e tutelando l’occupazione. Rimane ora da affrontare e risolvere il problema del Piano per la cantieristica nazionale, visto che dal Governo non sono ancora arrivate coordinate precise e serie per il rilancio industriale di tutto il settore, che è strategico per il Paese”.

Soddisfazione da parte dei sindacati. “Valutiamo positivamente la sottoscrizione dell’Accordo di Programma”, dice Laura De Rosa, vicesegretario nazionale Ugl Metalmeccanici, “nell’ottica di salvaguardare e mantenere la vocazione produttiva dell’azienda nell’area di Genova. Attendiamo ora l’esito dei tavoli territoriali che riguardano gli altri siti produttivi e la convocazione di un tavolo nazionale della cantieristica per l’illustrazione del piano industriale da parte dell’azienda”.

Fiom Cgil si riserva di commentare la firma “quando gli sviluppi dell’intera vertenza saranno più chiari”: “Come Fiom-Cgil nazionale e di Genova non abbiamo ritenuto necessario, né utile, sottoscrivere documenti di presa d’atto o di condivisione del documento tecnico e del percorso di svolgimento della vertenza, dato che non siamo mai stati coinvolti dal Ministero nella stesura del protocollo”.

Cisl e Fim plaudono alla firma che “rappresenta la premessa fondamentale per far proseguire le attività produttive del cantiere di Sestri Ponente”, afferma Sergio Migliorini, segretario generale Cisl Liguria. “Se ci saranno carichi di lavoro dipenderà poi dalle scelte della stessa Fincantieri e dalle opportunità che offrirà il mercato: ma senza questa premessa la discussione sarebbe oggi già chiusa”.

“Ci sono voluti dieci anni per mettere in cantiere un accordo di programma. L’auspicio è che non trascorrano altri dieci anni per la realizzazione di quest’ importante opera”, afferma Antonio Apa, segretario generale della Uilm di Genova. Secondo il sindacalista, con ulteriori ritardi si rischierebbe “l’allontanamento se non la messa in discussione del piano di riassetto industriale a medio e lungo termine per il mantenimento e il rilancio del capitale umano e tecnologico del sito di Sestri Ponente”.

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