Economia

Fincantieri, Cisl a Roma per ribaltamento a mare: “Non firmare è un’offesa per la città”

antonio graniero segretario cisl genova

Genova. “La nostra è una firma di responsabilità”, è questa in sintesi la posizione di Antonio Graniero, segretario generale Cisl Genova, oggi a Roma per siglare l’accordo sul ribaltamento a mare di Sestri Ponente.

Con il rifiuto della Fiom Cgil genovese a firmare un accordo “perché il Governo non ci ha concesso neppure cinque minuti di confronto per analizzare le eventuali problematiche di questa operazione” a cui si è aggiunto anche il diniego della Uilm con una lettera del segretario nazionale Mario Ghio al ministro “Non siamo in grado di avere conferma che il futuro di Sestri Ponente, nel campo delle costruzioni navali di grandi dimensioni, continui a essere così come a suo tempo prefigurato dalla stessa Fincantieri, vista la totale assenza delle parti sociali alla discussione”, il fronte sindacale si spacca proprio il giorno della firma.

“C’è gran confusione in giro – ribadisce Antonio Graniero – un conto è il ribaltamento a mare, un altro è il piano industriale. Noi oggi firmiamo, coerentemente con questi ultimi tre anni, per un’opera necessaria al rilancio e al mantenimento del cantiere di Sestri Ponente, che altrimenti andrebbe fuori mercato. Poi discuteremo del piano industriale e parteciperemo alla discussione sulla cantieristica italiana. Ma oggi – sottolinea l’esponente Cisl – non firmare è un’offesa per la città, di cassa integrazione e degli altri aspetti parleremo con Fincantieri dopo, al momento del piano industriale”.

Graniero lancia poi una provocazione: “Non ha senso ora mettere il carro davanti ai buoi – nell’ultima riunione il Comune aveva detto che non avrebbe firmato senza la sottoscrizione di tutti, oggi qualcuno incoerentemente non firma. Se però gli obiettivi sono altri – conclude – non si celino dietro il ribaltamento a mare, ma dichiarino a viso aperto i veri mal di pancia politici o partitici”.

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