Genova. E’ stata presentata questa mattina la convenzione tra Comune e Tribunale di Genova, che consentirà ai condannati per guida in stato di ebbrezza o uso di sostanze stupefacenti, di essere impegnati in lavori di pubblica utilità, anziché scontare la pena detentiva o pecuniaria loro assegnata.
“L’effetto di questo beneficio è che una volta controllato il corretto adempimento del lavoro di pubblica utilità, l’effetto processuale sarà l’estinzione del reato – spiega Carlo Claudio Viazzi, presidente del Tribunale – Una convenzione come quella siglata con il Comune di Genova è già stata fatta con Sant’Olcese e presto verrà stipulata con la Provincia. Sono già parecchie le sentenze emesse dal tribunale di Genova con la conversione della pena e quindi credo che in prospettiva, anche pubblicizzando queste convenzioni, si favorirà sempre di più questa prassi”.
Il Comune organizzerà anche incontri formativi di recupero, basati sull’educazione alla consapevolezza e alla responsabilità personale, prevedendo anche la partecipazione di testimonial particolari, ad esempio persone coinvolte in incidenti gravi o operatori del 118.
L’assessore alla Città Sicura, Francesco Scidone, avrà il coordinamento dell’iniziativa, che prevede di accogliere una trentina di condannati all’anno, da destinarsi, dopo un colloquio e su indicazione del Tribunale, all’attività più idonea per ogni persona.
“Da qualche anno i condannati presso il giudice di pace possono decidere se sostiuire la propria pena con lavori socialmente utili. Con le nuove modifiche del codice della strada, inoltre, si è aggiunta la possibilità di adibire a lavori a favore della collettività anche i condannati per guida in stato di ebbrezza o uso di sostanze stupefacenti – spiega Scidone – Nel Comune di Genova veranno impiegati in attività di sicurezza ed educazine stradale, attività di supporto agli operai e volontari comunali (ad esempio manutenzione parchi e giardini), servizi dedicati al cittadino e molto altro ancora”.