Politica

Comunali 2012, Musso lancia “Genova in testa”: minitrasmissioni per il web

musso

Genova. Enrico Musso accelera sulla presenza “in rete”. Dopo i siti web e le pagine Facebook dedicati all’attività di senatore, alla candidatura a sindaco di Genova, e alla Fondazione Oltremare di cui è presidente, e dopo la recente apertura di un suo canale YouTube, lancia oggi “Genova in testa”, una serie di minitrasmissioni (durata da 3′ a 5′) destinati al canale YouTube e alla diffusione via web, nei quali verranno approfonditi, con cadenza settimanale, temi che riguardano la città di Genova e la sua amministrazione.

Si tratta di una tecnica immediata ed efficace per parlare dei problemi cittadini, ed è destinata soprattutto ai ragazzi, che normalmente non si interessano di politica ma sono invece molto attenti e consapevoli sui problemi della città, e per i quali la rete rappresenta, assai più dei media tradizionali, lo strumento di comunicazione principale.

“Ma l’obiettivo non è solo la maggiore immediatezza ed efficacia della comunicazione. Ci sono almeno altre due ragioni. La prima è che l’informazione via web non è filtrata, come nei media tradizionali, da editori che possono attribuire più o meno peso alle opinioni e alle persone in funzione delle riferimenti culturali e politici o delle appartenenze partitiche. La seconda è che sui social network come Facebook, o su YouTube – spiega Musso – esiste una continua possibilità di dibattito e di contraddittorio, che per me è cruciale per confrontare continuamente con la città le idee e le proposte che elaboriamo nei dipartimenti della Fondazione Oltremare e con i nostri esperti”. In questo modo il “progetto per Genova” nasce dal contatto diretto con i cittadini-elettori, e attribuisce uno spazio maggiore a coloro che sono maggiormente interessati a fornire i loro contributi per il bene comune e il buon governo della città”.

Oltre ai filmati di “Genova in testa”, il canale YouTube di Musso continua a ospitare filmati di varie iniziative sul territorio e manifestazioni nonché la maggior parte degli interventi svolti nell’aula di Palazzo Madama.

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