Genova. Le analisi dei carabinieri del Ris di Parma lo confermano: il giorno in cui Don Seppia fu arrestato, esattamente due mesi fa, nella sua stanza c’erano resti di cocaina in un piatto.
Don Seppia, ex parroco di Sestri Ponente, era stato arrestato dai carabinieri del Nas di Milano in collaborazione con quelli del comando provinciale di Genova. Nei giorni scorsi l’avvocato Paolo Bonanni, difensore di don Seppia, che ora è detenuto nel carcere di Sanremo, aveva presentato ricorso in Cassazione per chiedere l’annullamento dell’ordinanza del Tribunale del Riesame che ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari. Secondo i giudici del Riesame, infatti, don Seppia potrebbe reiterare i reati e, inoltre, sussistono gravi indizi di colpevolezza. L’ex parroco è accusato di tentata violenza sessuale su minore, tentata induzione alla prostituzione e cessione di stupefacente.