Regione. “Con la vittoria del Si al Referendum scompare l’obbligo di mettere a gara il servizio di trasporto pubblico locale perché, in presenza di particolari condizioni, ritorna la possibilità di utilizzare il cosiddetto affidamento in-house, cioé la gestione diretta dei servizi pubblici locali da parte della pubblica amministrazione”. Lo afferma la Regione Liguria al termine di un convegno con Federmobilità che ha discusso sulla legislazione alla luce del Referendum.
Secondo gli esperti ascoltati dalla Regione Liguria “l’affidamento in house, in sostanza, costituisce un’alternativa all’esternalizzazione del servizio in quanto l’ente locale può servirsi di una società da questo controllata che svolga la parte prevalente della propria attività per conto dell’ente stesso”.
“La gara ad evidenza pubblica rimane quindi soltanto una possibilità – ha affermato l’assessore Vesco – e non più l’unica alternativa a disposizione delle amministrazioni”.
“Con Federmoblità abbiamo voluto fare il punto sugli esiti della consultazione che ha diretta influenza sulle regole per il trasporto pubblico locale – ha spiegato ancora l’assessore – l’ abolizione dell’art. 23 bis non lascia un vuoto legislativo perché si applica la normativa comunitaria relativa ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia entrata in vigore il 3 dicembre 2009. La vittoria del SI al quesito referendario che chiedeva l’abolizione dell’articolo 23-bis, oltre alla privatizzazione dell’acqua, contiene infatti anche la riforma dei sistemi di mobilità nelle città”.