Regione, nasce il “Gruppo Amici della Montagna” per la tutela dell’entroterra ligure

Edoardo Rixi

Regione. Da oggi la montagna ligure, un grande patrimonio non valorizzato e difeso appieno, ha un alleato in più: in Regione è nato il Gruppo Amici della Montagna. Il gruppo, assolutamente trasversale dal punto di vista politico, è – per ora – costituito dai consiglieri regionali Edoardo Rixi, il quale oltre che capogruppo della Lega è istruttore di alpinismo del Club Alpino Italiano, Giancarlo Manti (Pd), Gino Garibaldi (Pdl), Stefano Quaini (Idv), Lorenzo Pellerano (Liste civiche per Biasotti), Marco Scajola (Pdl), Sergio Scibilia (Pd). Lo compongono inoltre il vicepresidente e assessore all’urbanistica Marylin Fusco e gli assessori allo sport Gabriele Cascino, al Turismo Angelo Berlangieri, alle Politiche abitative Giovanni Boitano, all’Ambiente Renata Briano, allo sviluppo economico Renzo Guccinelli , alle infrastrutture Raffaella Paita, ai trasporti Giovanni Enrico Vesco.

Presidente del gruppo è stato eletto Rixi, vicepresidenti Manti e Garibaldi, consigliere segretario Quaini.

Come è stato spiegato questa mattina in Regione durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i consiglieri Rixi, Manti, Quaini, Scajola e gli assessori Cascino, Guccinelli, l’associazione ha per finalità la promozione e la sensibilizzazione dell’azione legislativa al fine di valorizzare la montagna ligure. Nel contempo intende promuovere lo sviluppo sostenibile, migliorare la qualità della vita degli abitanti, proteggere il fragile ecosistema, conservare e perpetuare le culture e le tradizioni delle montagne, rafforzare la “governance” dei territori montani. L’associazione opera attraverso l’impegno volontario e gratuito degli associati ed è attiva anche nell’organizzazione di escursioni, presentazioni di libri concernenti la montagna, e di tutte le attività che incentivano il contatto diretto con le aree montane della nostra regione.

Primo atto del Gruppo è stato la presentazione di una proposta di legge regionale “Ordinamento della professione di Guida Alpina” che ha come primi firmatari Edoardo Rixi, Giancarlo Manti, Gino Garibaldi, ma che è sottoscritta da consiglieri di quasi tutti i gruppi.

«La proposta di legge – ha spiegato Rixi – ha lo scopo di coprire un vuoto legislativo: la mancanza di un albo regionale delle guide alpine, vuoto che costringe i nostri migliori esperti di montagna ad iscriversi agli albi del Piemonte e della Valle D’Aosta. Le prossime iniziative che abbiamo in programma riguardano il convenzionamento della Regione con il soccorso alpino». Come hanno spiegato il presidente regionale del Club Alpino Italiano Gianpiero Zunino ed in rappresentanza delle guide alpine Fabio Palazzo, ogni anno vengono effettuati fra i 6 mila e i 6 mila 500 interventi di soccorso in montagna il 95% dei quali riguardanti persone non iscritte al Club alpino e quindi prive di coperture assicurative particolari. La mancanza di una convenzione fa sì che gli interventi possano essere realizzati anche da personale che non ha pratica nell’operare in territori montani».

Per dare un’dea del valore economico, turistico e sportivo della montagna ligure, l’assessore allo sport e tempo libero Gabriele Cascino ha ricordato che i 4 rilevatori posti sui sentieri dell’Alta via hanno memorizzato ben 30 mila passaggi di escursionisti e che il 50 per cento di coloro che consultano il sito web dell’Alta via sono tedeschi.
«Il nostro gruppo – ha spiegato Giancarlo Manti – vuole sensibilizzare la comunità ligure e non solo all’importanza di difendere e valorizzare questo patrimonio immenso fatto di cultura, di beni ambientali e culturali. Una montagna che, divisa a metà fra Alpi e Appennini, presenta varietà naturali straordinarie a due passi dal mare». Scajola ha aggiunto che il riconoscimento giuridico delle guide è fondamentale sia sul piano professionale per questi lavoratori, sia per la sicurezza degli escursionisti». «Il soccorso alpino ha costi altissimi e non può basarsi sul solo volontariato – ha detto Rixi – per questo sarà uno dei primi temi che affronteremo con la Giunta regionale, le Asl e il Cai».

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