Genova. “I dati che abbiamo parlano per il prossimo anno di 2270 alunni certificati. Su questa base, secondo i tagli fatti anche sulla dotazione organica di sostegno, quest’anno sappiamo che il rapporto sarà di un insegnate ogni 2 bambini e mezzo, calcolando che l’anno scorso era di un insegnante ogni 2 – spiega Maria Teresa Morra, insegnante e mamma di portatore di handicap – Questo rapporto continua a peggiorare ed è un problema perché è grazie all’aiuto dell’insegnante di sostegno che il bambino riesce poi a integrarsi anche con il resto della classe”.
“Le classi aumentano di numero e non si tiene più conto che in quelle con portatori di handicap non dovrebbero esserci più di 20 alunni – continua – La qualità dell’inserimento e dell’integrazione sta quindi venendo meno, quando noi in Europa eravamo stati i primi a fare un’integrazione di questo genere”.
Problemi anche per quanto riguarda il contributo volontario alle scuole. “Non sappiamo a cosa servono i soldi che versiamo”, spiega un mamma. “Ho scelto di mandare i miei figli in una scuola pubblica, però mi ritrovo a dover pagare contributi volontari – continua – è assurdo, visto che la scuola dovrebbe essere garantita per tutti, per chi ha, ma soprattutto per chi non ha. Questo contributo, tra l’altro, sarà una discriminante, perché ho sentito dire che certi servizi saranno garantiti solo a chi lo pagherà e agli altri niente”.
Jenny Sanguineti – Alberto Maria Vedova