Santa Margherita. “Avevamo sentito parlare di questo De Marchi qua e là, distrattamente nelle cronache del Levante. Pensavamo a un ‘guastatore mediatico’, un comico, insomma un uomo di spettacolo che entrava nelle diatribe più disparate per apparire, una sorta di Zelig, invece no, apprendiamo che quest’uomo ha passato anni e anni covando il sogno di poter irradiare la sua giocosità direttamente dal Municipio, ed è infine diventato il Sindaco di una ridente cittadina rivierasca”, dichiara l’associazione Acari Tigullio.
“Come sia potuto accadere resta un mistero, Bisio e Abatantuono continuano a fare solo i comici, mica amministrano. Il cabarettista sindaco rispolverando il suo passato di “lottatore di classe” ci dice che ai suoi tempi gente come noi sarebbe stata spedita in Siberia, che siamo amici della Digos, e che siamo, udite udite, comunisti. Rispetto al viaggio in Siberia siamo più che disponibili se ce lo finanzia lui, basta che lo faccia con i propri soldi e non con quelli dei contribuenti che, poveri loro, stanno esaurendo il loro patrimonio pubblico a causa di un Sindaco, di cui non ricordiamo il nome, che lo sta svendendo per quattro monete”, continuano.
“In realtà gli ACARI (che da buon vecchio stalinista ha identificato come dei comunisti senza essersi minimamente informato riguardo alle loro attività) sono indipendenti, e sono indipendenti anche da regolamenti idioti come quelli che si sono trovati davanti al momento di organizzare una pur pacifica protesta, e che l’ineffabile dottor sindaco, difende come fossero gli ultimi residuati del marxismo-leninismo che fu. Ma noi siamo seriamente confusi: egregio, cosa intendeva sdrammatizzare? Per quale ragione ha attinto al suo bagaglio di barzellette d’autore? Chi ha sollevato perplessità e dissenso rispetto alle sue esternazioni, non crediamo sia sprovvisto di senso dell’umorismo, semplicemente la sua lepidezza non faceva ridere. Lasciamo ad altri il modo di definire uno che sghignazza da solo delle proprie battute, o presunte tali. Ci limitiamo ad augurarle buon lavoro. Qualsiasi esso sia”.
“Comunque, compagno sindaco, gli Acari potranno creare problemi alla pelle e qualche allergia, è nel loro statuto, il suo concetto di l’ironia invece, che noi chiamiamo più semplicemente lanciare la pietra e nascondere la mano, è evidentemente uno stato patologico incurabile”, concludono.
A.C.A.R.I (associazione culturale anti-razzista indipendente) TIGULLIO