Genova. Quattro minorenni adescati da Raffaele Aquilino, il volontario della pubblica assistenza di via Lugo, arrestato lo scorso aprile, hanno confermato le prestazioni sessuali con l’uomo, in cambio di pochi euro e ricariche del telefono. Un altro ragazzino ha invece negato di avere avuto rapporti con l’infermiere, mentre un altro ancora ha ridimensionato le accuse. Con questi interrogatori, l’inchiesta sul volontario è quasi al termine, con la conclusione a breve anche delle indagini.
L’uomo, 57 anni, accusato di avere usato i soldi della beneficenza per pagare gli incontri sessuali con giovani di 15 o 16 anni, era stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Genova, dopo l’ordinanza emessa dal gip Silvia Carpanini. Nel suo appartamento i poliziotti avevano trovato e sequestrato materiale pedopornografico.