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Pro Recco in finale, Porzio: “Non sono riusciti a tenere la nostra intensità”

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Recco. “E’andata bene – dichiara Giuseppe Porzio, allenatore della Pro Recco, al termine della gara di semifinale -. Abbiamo giocato molto bene in difesa, abbiamo costruito la partita con un’intensità notevole: loro ci hanno provato ma non sono riusciti a tenere la nostra intensità. La controfuga del tre a uno di Bendek, un paio di reti importanti contro la zona ma soprattutto una difesa che fino al terzo tempo aveva subito solo un goal, e con squadre di questo livello è praticamente impensabile. Oltre al risultato questo è l’aspetto più importante e questo è di buon auspicio domani contro l’attacco del Partizan, che è uno dei più forti del mondo”.

“Anche la loro semifinale è stata molto simile – prosegue Porzio -: errori all’inzio, molta tensione ma il Partizan sulla carta è più forte. Il Mladost senza Hinic al centro dopo un tempo e mezzo ha fatto molta fatica contro una difesa molto centrata. Hanno faticato si è crerato un divario. Penso che in finale ci siano arrivate le due squadre che hanno dimostrato anche durante tutta la stagione di essere più forti”.

“Abbiamo fatto bene, ora un po’ di riposo – spiega Damir Buric -, domani sarà battaglia. Stasera è stata una partita molto fisica: nel primo tempo abbiamo stancato il Budva, preso il largo e meritatamente vinto. Un grande Tempesti, un’ottima difesa e quando succede così è molto più facile giocare in attacco”.

“Dobbiamo subito dimenticare quello che è successo stasera perchè domani sarà difficile – avverte Boban Nikic -. Il Partizan gioca bene con un leader, Vlado, straordinario. Ma stasera non era facile. Ci siamo allenati tanto. Il mio goal in superiorità? Felipe Perrone mi ha passato una palla perfetta e per me è stato facile”.

“Primi due tempi bene, forse troppo bene – afferma Filip Filipovic -. Il Budva non è riuscito a seguirci, troppo veloci, troppo difficile, attacco, difesa, tutto bene. Ho visto un Partizan che gioca una difesa perfetta e se vogliamo trovare spazio, domani, dobbiamo essere perfetti e giocare al massimo. Ho giocato con loro e conosco la mentalità: tutto parte dalla difesa, poi hanno grandi tiratori. Ma sono convinto che noi abbiamo più qualità e domani saremo ancora più forti di stasera”.

“Abbiamo giocato una partita quasi perfetta – gli fa eco Pietro Figlioli -. Abbiamo giocato una pallanuoto bella anche io seduto sulla panchina ne ho goduto. Cinque goal di scarto parlano. Il Partizan? E’ un muro. Domani si decide il lavoro di un anno intero”.

“E’ vero che i primi tre centri portano la firma mia e dei miei compagni ungheresi ma l’aspetto fondamentale è che abbiamo giocato molto bene in difesa che è la chiave dei nostri successi, sono molto contento – dichiara Tamas Kasas -. Adesso pensiamo solo alla finale. Mi sento benisismo e non vedo l’ora di cenare, e poi di giocare domani, ma adesso dobbiamo riposare”.

“Uno scenario fantastico – sottolinea Maurizio Felugo -. Roma ha risposto alla grande come la solito e siamo contenti perché ci tenevamo ad andare in finale. Bella partita contro un avversario rognoso che veniva da un periodo molto positivo, vittoria in campionato e Coppa in Montenegro. Si troveremo un Partizan ancora arrabbiato per la scorsa final four ma anche noi siamo concentrati, non vediamo l’ora. Sono contento perchè quando giochiamo così da squadra ci divertiamo ed è l’aspetto più importante. Per l’ennesima volta in questa stagione abbiamo dimostrato che ognuno svolge il suo compito in funzione della squadra, senza primedonne, anche se poi vengono fuori le caratteristiche di ognuno, che sono notevoli“.

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