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Pallanuoto, Eurolega: il Partizan Belgrado affonda la corazzata Pro Recco

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Recco. Una prestazione incolore, proprio nel giorno più importante, è costata cara alla Pro Recco. A Roma, nella finale di Eurolega, i biancocelesti sono stati battuti dal Partizan per 11 a 7. Hanno così fallito l’appuntamento con il settimo successo in questa competizione, mancando l’aggancio al Mladost Zagabria, la squadra più titolata di sempre.

Un anno dopo il successo conquistato a Napoli, l’armata guidata da Giuseppe Porzio non è riuscita a ripetersi. I serbi si sono rivelati avversari di elevato spessore e hanno così inflitto alla Ferla la seconda sconfitta stagionale, dopo il ko in gara 2 nella finale scudetto a Savona. Ma se quella, con il senno di poi, si rivelò indolore, la battuta d’arresto di questa sera fa davvero male perché, senza alcun dubbio, questo era il principale traguardo stagionale per la società del presidente Gabriele Volpi.

Mai quest’anno la squadra di Pino Porzio aveva sofferto così tanto. Basta un dato per capire il risultato finale: il Partizan Belgrado ha sfruttato il 100% delle superiorità, la Pro Recco meno del 50%.

Il segno della resa è arrivato a 5 minuti dalla fine del quarto tempo quando Pino Porzio si è girato verso la sua panchina e ha esclamato: “Stiamo giocando senza testa”.

Che la squadra serba avesse le carte in regola per vendicare la sconfitta dello scorso anno in semifinale si sapeva, ma che avesse la possibilità di superare con un risultato simile la corazzata del presidente Volpi, non lo pensava nessuno.

La Ferla Pro Recco non è mai stata in grado di imporre il proprio gioco. Lo “special team” creato apposta per trionfare in Europa è stato pian piano demolito dalla squadra serba che si è portata a casa la settima Eurolega della sua storia. L’ultima volta risaliva al 1975/76.

“Hanno giocato meglio di noi in ogni fase di gioco, siamo stati perfetti sino a questa sera – è il commento a caldo del tecnico della Ferla Pro Recco -. Ma oggi non siamo proprio entrati in campo, a volte capitano partite come questa e purtroppo per noi è capitata nel momento più importante della stagione. La responsabilità è mia, sapevamo non sarebbe stato facile e oggi bisogna fare i complimenti a loro”.

“Non siamo stati in grado di reagire, è difficile da spiegare razionalmente. Ma queste cose nello sport succedono. Adesso mi prenderò una decina di giorni per riflettere e capire le ragioni di questa sconfitta” ha concluso Pino Porzio.

La medaglia di bronzo è andata al Mladost che piegato il Budva per 14 – 12 dopo i tiri di rigore.

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