Nuovi direttori Asl, Burlando: “Scelte tecniche e non politiche, su Genova grande convergenza”

burlando

Regione. “Il lavoro della giunta è finito, i direttori generali sceglieranno i direttori sanitari e i direttori amministrativi per completare le squadra”. Il presidente Claudio Burlando è intervenuto sulle nomine dei nuovi dei dirigenti delle quattro Asl liguri, decise ieri sera, sottolineando che si è trattato di “scelte tecniche e non politiche”. “Abbiamo incaricato le persone che riteniamo più adeguate a gestire la sanità” ha detto il Governatore oggi.

Per quanto riguarda la Asl 3, “su cui c’è stata grande convergenza”, la scelta di Corrado Bedogni é arrivata “dopo avere sentito molte opinioni e avere valutato molti giudizi. Alla fine abbiamo maturato la convinzione che fosse la persona più adatta. E’ un genovese che aveva voglia di tornare a lavorare in Liguria. Questa regione ha perso molte professionalità e la voglia tornare è perciò per noi una motivazione molto forte”. Burlando parlerà oggi con il presidente del Piemonte Cota della scelta di Bedogni, già stata comunicata ieri a livello amministrativo. Bedogni, oggi direttore generale della Asl di Cuneo “dirige un’azienda sanitaria comparabile con la Asl3 per budget (700 milioni circa) e per territorio. Su di lui – aggiunge Burlando – convergevano anche le indicazioni di Renato Balma”, esperto del ministero per i conti della sanità, “e Fulvio Moirano”, il direttore generale di Agenas, l’agenzia per i servizi regionali della salute. Burlando ha spiegato che il suo nome è stato portato ieri per la prima volta all’esame della giunta anche per una richiesta di riserbo da parte del dirigente che aveva chiesto di non essere citato nel caso non fosse stato scelto. Quanto alla direttrice uscente della Asl 3, Renata Canini: “L’avvicendamento non è un giudizio sulla persona – ha commentato Burlando – è stato valuto semmai il modo in cui si è interfacciata con l’amministrazione regionale”.

Non è andata allo stesso modo per la riconferma alla Asl 2 di Neirotti, per cui lo stesso Burlando ha confermato che ieri sera in Giunta si è svolta “una discussione animata, i giudizi non erano uniformi. Non è vero che ci sia stata tensione con l’Udc. L’Idv ha invece chiesto di approfondire i curricula dei candidati, una richiesta giusta perché questi dirigenti – ha spiegato Burlando – gestiranno budget di svariati milioni di euro”. Contrari alla nomina di Neirotti, gli assessori Rambaudi e Rossetti: “Avevano giudizi diversi – ha spiegato Burlando – non per questioni partitiche ma per valutazioni dell’operato del direttore”.

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