Genova. “I periodi bui non sono passati per nessuno, né per il Paese, né per i teatri, né tantomeno per il Carlo Felice”, ma, sostiene il sindaco Marta Vincenzi, oggi si può essere “moderatamente ottimisti” per quanto riguarda l’ente lirico della città, a rischio chiusura fino a pochi mesi fa.
“In questi mesi – ha spiegato Vincenzi, durante la presentazione della Stagione 2011-2012 – abbiamo realizzato un’importante opera di riconversione del bilancio, reso possibile grazie all’aiuto essenziale e straordinario dei lavoratori, che hanno messo davanti la salvezza del teatro rispetto alle proprie legittime esigenze di professionisti. Stiamo avendo un buon ritorno – ha aggiunto la sindaco e presidente del Cda – ed è ciò per cui, oggi, presentiamo una stagione di ampio respiro, proponendo eventi e incontri per galvanizzare ancora di più il pubblico”.
Nonostante le ristrettezze economiche, quindi, il Carlo Felice presenta la nuova stagione dettando “linee di grande richiamo”. Non più una “ripartenza – ha sottolineato poi il sovrintendente Giovanni Pacor – ma una prosecuzione del teatro su linee ben precise e sotto controllo”. I fiori all’occhiello del nuovo cartellone sono “certamente la Turandot con Daniela Desii e Mariella Devia, due debutti con due grandi artisti liguri, e poi la produzione Romeo e Giulietta, con Fabio Luisi che dirige e Bocelli che canta”.
La nuova stagione del Carlo Felice sarà caratterizzata da eventi di richiamo, in contemporanea con i grandi eventi genovesi, primo fra tutti il prossimo Salone Nautico ad ottobre. “Saremo presenti durante tutta la durata dell’evento – ha spiegato Pacor – la prima serata con tre balletti, e le ultime tre giornte con due concerti diretti da Fabio Luisi, con il nostro coro e la nostra orchestra”.
Dopo il rientro di una quota del Fus e l’intervento dei privati che Marta Vincenzi si augura possa essere “ancora più generoso, perché sarebbe oggi utile legare il proprio marchio a eventi di qualità come quelli presentati” il prossimo passo sembra spetti soprattutto ai genovesi. “Io non attendo – ha detto il sovrintendente – dico e chiedo alla città di starci vicino. Dopo lo sforzo dei lavoratori, del Cda e degli sponsor che ci hanno seguito, ora è il momento del pubblico”.
Alla fine, il ritorno economico, secondo le stime del sovrintendente, potrebbe essere “molto vicino a quello che ci siamo dato come obiettivo, cioè, tre milioni di euro”.
L’ultimo invito arriva dal primo cittadino: “La gioia maggiore è stata vedere le Prime piene di giovani – ha concluso Vincenzi – i genovesi devono far di tutto per difendere il Carlo Felice e per non farselo portare via, rendendo nuovamente attuale l’amore per la musica e il teatro”.
Alberto Maria Vedova – Tamara Turatti