Genova. Sposato e padre di due figli, è stato sorpreso mentre scaricava alcuni file pedopornografici da alcuni agenti infiltrati. Da qui una lunga e articolata indagine condotta da alcuni agenti “infiltrati” nel web della polizia postale di Genova, che con un falso nick-name, si sono finti pedofili stringendo amicizia con l’uomo.
Dopo aver accertato la sua attività di “file-sharing” la polizia ha perquisito la sua abitazione e, nel computer che è stato sequestrato, ha trovato un ingente quantitativo di materiale pedopornografico.
Oggi, il gip Marina Orsini che aveva convalidato l’arresto, eseguito nell’ambito di un’inchiesta nata in una città del sud Italia, ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo.
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