Genova. Presidio di tunisini nei pressi dell’ambasciata del paese africano. Dopo quella che molti media internazionali hanno definito come la grande rivoluzione del Mediterraneo, i giovani tunisini stanno effettuando un presidio proprio per far sì che gli effetti di questo cambiamento si possano ottenere anche a Genova. Il partito che per anni ha dominato in Tunisia e che è stato spodestato in questa primavera africana, ha ancora ben salde le sue radici nei consolati sparsi per il mondo.
I manifestanti non esitano a definire il potere già disarcionato in Tunisia come un potere nazista, che ha sempre governato qualsiasi tipo di opposizione in maniera dittatoriale, portando in carcere intellettuali e calpestando la libertà di espressione e informazione.
Eccole le parole di Benjedu Ben Cachel, uno dei rappresentanti della comunità tunisina genovese:”Questo è un presidio, aperto, chiediamo al nostro governo di pulire il consolato, tutto, perchè hanno esercitato per vent’anni il terrore tra la nostra gente. E’ un consolato corrotto, io sono stato in esilio per 21 anni per colpa loro. Il mio passaporto l’ho avuto il primo febbraio, il passaporto di mia moglie ce lo hanno ancora loro”.
Benjedu ha poi aggiunto”Il 14 gennaio a Tunisi le cose sono cambiate, e invece loro continuano a comportarsi sempre con le stesse modalità e vogliamo che la situazione cambi anche a Genova, dove al consolato hanno sempre abusato del loro potere”.