Genova. L’esito dei referendum e l’ottimo risultato ottenuto vede abolire l’art. 23 bis del D.L. 112/2008 il quale obbligava l’affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a operatori economici privati.
LA FP CGIL ha sempre contestato questa impostazione ritenendo che non è attraverso la riduzione del ruolo della pubblica amministrazione nelle società di gestione che si aumentano la qualità dell’offerta ambientale e dei servizi resi, la trasparenza nello smaltimento dei rifiuti, le tutele per i lavoratori ed in ultimo l’economicità dei servizi.
Per questo la FP CGIL si è molto impegnata, a livello nazionale così come nella nostra provincia, nella campagna referendaria come prima iniziativa per portare gli amministratori locali al confronto e alle scelte utili a rilanciare le aziende del comparto in un’ottica industriale e non di liquidazione per pure necessità economiche.
Confermando pertanto la contrarietà della categoria all’idea che”privato” equivalga ad efficienza e qualità e che “pubblico” equivalga a sprechi ed inefficienza, (con una battaglia che va avanti da più di dieci anni), la CGIL FP di Genova chiede alla Amministrazione Comunale se, alla luce dell’esito referendario, intenda archiviare la decisione della parziale privatizzazione di Amiu o se e come intenda procedere.
La Segreteria CGIL FP Genova