Genova. Le elezioni del 2012 sembrano alle porte solo per il mondo dell’informazione. A Genova il solo Enrico Musso ha anticipato i concorrenti muovendosi sul territorio genovese con la sua Fondazione Oltremare, pur rimanendo senatore romano. Il suo avvicinamento a Fini, presunto e mai consumato, c’è stato un allontanamento dal Pdl, ma ciò non toglie che rimanga uno dei principali candidati alle amministrative 2012.
Il centrodesta nicchia, la Lega Nord scalpita in maniera gattopardesca per poi lasciare a livello nazionale tutto immutato e chissà se sarà così anche a livello locale.
Il Pd, forte delle sbandierate vittorie elettorali, si trincera dietro le primarie. L’obiezioni rispetto a Giuliano Pisapia come candidato di Sel nella sua corsa alla guida di Milano, sono con rigore e ragione rispedite al mittente:”Pisapia è una vittoria delle primarie, meccanismo da noi introdotto”.
Anche a Genova il Pd si trincera dietro le primarie. La questione è stata rilanciata anche da Marta Vincenzi che si è detta disponibile a partecipare e candidarsi alle primarie. Le hanno fatto eco le altre componenti del Pd, ultimo Simone Mazzucca, coordinatore della segreteria provinciale del Pd, uno dei volti nuovi e giovani del partito.
Nelle pagine del Corriere Mercantile ha tenuto a sottolineare che le primarie non sono uno strumento contro qualcuno, bensì uno strumento per arrivare alla scelta del miglior candidato e ben venga dunque la partecipazione del sindaco uscente. Certo, tutto passerà anche da un confronto con iscritti ai circoli, per testare il polso e l’umore dell’elettorato.
Eppure c’è qualcosa che stride, ancora, nel cambiamento – forse solo interno al mondo dell’informazione e al modo di raccontare i fatti – che sta avvenendo attorno: nelle partecipazione ai referendum, nel sostegno delle associazioni, nelle manifestazioni di piazza giose e di protesta. Nelle parole che vengono usate. E allora ci chiediamo, la figura che guida un partito è fondamentale, certo. Ma il programma? Quali sono i temi che i prossimi candidati alle elezioni di Tursi vogliono affrontare?
In questi giorni si sta parlando, molte e giustamente, del caso Fincantieri. Questo è un nodo fondamentale, ma che la città non può risolvere da sola: ha bisogno delle maggior forze economiche, ha bisogno del Governo.
Però devono esserci temi su cui già cominciare a dibattere, temi che contraddistinguono e identifichino le azioni di tutti i partecipanti alla prossima tornata elettorale. Tutti i candidati dovranno affrontare temi spinosi partendo dalla Fincantieri arrivando all’Acquasola, per non parlare della questione Carlo Felice che si rinnoverà e molto altro ancora.
Ma quali sono le proposte innovative? Esistono idee che possono migliorare la città e la vita dei cittadini senza richiedere chissà quali investimenti. Perchè le forze in gioco invece di fare primarie per i candidati non fanno primarie sul programma, o meglio ancora sui singoli temi?
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