Economia

Fincantieri, il testo dell’accordo slitta ancora: sindacati possibili firmatari

Blocco Fincantieri 29 giugno

Genova. La svolta nella vicenda Fincantieri, con il testo dell’accordo di programma sul ribaltamento a mare di Sestri Ponente, è nuovamente rimandata a domani o, alla peggio, all’inizio della prossima settimana.

Dalla riunione di oggi a Roma, a quanto riferito dagli assessori Renzo Guccinelli, per la Regione, e Mario Margini per il Comune, “solo pochi particolari restano da essere chiariti nella bozza di testo sull’accordo – spiega Guccinelli – è stato fatto un lavoro di approfondimento nella chiarezza degli obiettivi e dei presupposti e lo stesso Ministero delle Infrastrutture ha riconosciuto l’importanza dell’opera e la necessità di fare uno sforzo per trovare le risorse”.

Il nodo cruciale sono proprio i soldi, il nuovo casus belli su cui è scoppiato l’ennesimo contrattempo. Da 70 milioni inizialmente previsti per la realizzazione dell’opera, ieri a disposizione del Governo ne risultavano 50, con conseguente allarme dei lavoratori di Sestri Ponente che sono immediatamente scesi in strada a far sentire la loro voce in segno di protesta. Il sottosegretario della Lega Nord, Francesco Belsito ha prontamente smentito assicurando che i 20 milioni spariti sarebbero stati recuperati con la manovra odierna, ma come ribadito da Guccinelli “date queste dichiarazioni ora il Governo faccia seguire alle parole i fatti” altrimenti, “è certo che se non si chiude la partita dei finanziamenti le Istituzioni locali, Regione, Provincia e Comune di Genova, non metteranno nessuna firma sull’accordo di programma”.

Secondo i consiglieri regionali Pdl ligure “l’interessamento dei nostri Parlamentari sul fronte della Fincatieri registra fatti positivi”, e assicurano “l’ impegno da parte di tutti a trovare soluzioni alla vicenda è forte anche sul problema delle minori risorse dovute ad un meccanismo che ripartisce i fondi non spesi dalle Autorità Portuali. Può darsi che la rimodulazione abbia generato un minor impegno di risorse, ma il ministro ed il Governo si sono impegnati a mantenere fede a quanto approvato in finanziaria”.

Dal vertice odierno è emersa però una certezza: i sindacati potrebbero essere firmatari dell’accordo non appena il testo sarà consegnato agli enti locali. “Il Governo dovrebbe mandarlo domani o lunedì ma la diffidenza è d’obbligo – chiosa Bruno Manganaro, Fiom Cgil – nell’esecutivo notiamo un bel po’ di confusione, a seconda di chi parla, la versione cambia”. I 20 milioni di ammanco non sono un problema da poco, come ribadito dagli amministratori locali, dai sindacati e dallo stesso presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, che ha minacciato di non far partire la gara.

“Il Governo dice di aver la volontà di portare a compimento l’accordo – conclude Manganaro – ma la strada è una: si fa solo se c’è il merito”. Ovvero: la certezza matematica dei 70 milioni, l’operatività del cantiere durante i tre anni di lavori per la realizzazione dell’opera, e ultimo, non per importanza, la vocazione navalmeccanica dello stabilimento di Sestri Ponente.

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