Roma. agg. h. 13.40 Potrebbero arrivare entro la giornata le dimissioni di Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, oltre che autore del piano industriale ritirato pochi minuti fa, anche se lo stesso ministro Paolo Romani, in merito, ha commentato tranchant “non ho avuto questa impressione”.
Il piano industriale è stato ritirato durante il vertice romano tra il ministro Paolo Romani, l’amministratore delegato dell’azienda triestina, Giuseppe Bono, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, il segretario confederale Uil, Paolo Pirani, e il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
La notizia, già trapelata intorno alle 11 di questa mattina, vede il blocco del piano vuol dire nessun taglio che era stato ipotizzato, nessuna chiusura degli stabilimenti di Sestri Ponente e Castellamare di Stabia, e nemmeno il ridimensionamento di Riva Trigoso.
Il vertice è ancora in corso per definire i dettagli. Pare che già dalla prossima settimana si potranno avere i primi tavoli regionali in Campania e Liguria, dove i cantieri erano a rischio.
Il corteo sta raggiungendo Piramide per incontrare i delegati sindacali che hanno partecipato al vertice per ascoltare direttamente da loro gli sviluppi.
Da oggi parte la trattativa con l’azienda e i minsitri Tremonti e Romani.