Genova. Sono 6079 gli studenti genovesi alle prese con il tema di italiano. Le buste contenenti le tracce sono state aperte alle 8,30 e secondo le prime indiscrezioni, fra gli argomenti ci sarebbero Ungaretti, con la poesia “Lucca” per l’analisi del testo, per l’ambito storico sarebbe stato scelto Eric Hobsbawm con il suo “Secolo breve”, il personaggio Andy Warhol per la fama conquistata nel mondo, il Novecento, l’amore e l’alimentazione.
Per l’ambito scientifico, tema su Enrico Fermi. Una traccia parla di amore e passioni partendo da alcuni brani di autori fra cui D’Annunzio. Un altro titolo chiederebbe di parlare de “I giovani e la militanza politica: riflessioni sul senso di appartenenza alle correnti politiche e sull’impegno in prima persona”.
I candidati potranno consultare il dizionario di italiano e ovviamenti cellulari, videotelefonini, palmari, pc portatili e qualsiasi dispositivo di trasmissione dati sono severamente messi al bando; qualsiasi collegamento delle scuole con internet sarà disattivato. Il prezzo da pagare per i trasgressori è alto: verranno esclusi da tutte le prove. A vigilare sul corretto svolgimento degli esami, accanto alla struttura informatica del ministero, ci sarà, come sempre, la polizia postale.
Il toto esami questa volta non ha centrato in pieno le scelte fatte dai commissari: se Ungaretti rappresenta una sorta di evergreen, stupisce sicuramente la scelta di Andy Warhol, che più di ogni altro ha rappresentato una cesura nell’idea di arte, introducendone le componentii del mercato e della accessibilità. Eric Hobsbawm invece è uno di quei classici studiosi contemporanei che è molto più citato di quanto sia letto: il suo secolo breve è un saggio meraviglioso, affascinante, per certi versi definitivo. Le Torri Gemelle, la guerra in Iraq, le rivolte in Nord Africa, Fukushima, dimostrano quanto già avesser ragione: il Novecento è finito ben prima di quanto il calendario sancisse, e adesso siamo in nuovo millennio ancora difficile da afferrare.