“Ecofeste”, l’estate in provincia di Genova tra sagre, festival e sostenibilità ambientale

sagra del pesce camogli

Genova. Ci sono il Festival Suq di Genova, iniziato ieri e in programma fino al 26 giugno, il Memorial Massarino a Busalla (2 e 3 luglio), l’Eco Preboggion a Sestri Ponente (9 luglio), la Festa dei pescatori ad Arenzano (10 luglio), il 3° Palio gastronomico della Val d’Aveto a Rezzoaglio (sempre il 10 luglio), la 21° Festa degli alpini a  Serra Riccò (20 e 21 agosto), la sagra dei fuochi artificiali a Recco (7 e 8 settembre) e tante altre sorprese.

Circa una trentina, per l’esattezza, in 11 comuni del territorio della provincia di Genova. Un risultato oltre qualsiasi previsione visto che si pensava di iniziare con 4-5 feste.

Tante le manifestazioni e sagre estive in programma nell’estate 2011 che hanno sottoscritto l’adesione al disciplinare di ‘Ecofeste’, un progetto pilota lanciato da Provincia di Genova e Regione Liguria in collaborazione con Fondazione Muvita, Amiu Genova, e Novamont, che certifica attraverso un marchio l’adozione nelle feste delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, in particolare per la riduzione e la gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di incoraggiare comportamenti individuali virtuosi e sostenibili.

Il progetto ‘Ecofeste’ è stato presentato oggi con una conferenza stampa in Provincia a Genova da Alberto Corradi, assessore provinciale all’educazione ambientale, Renata Briano, assessore regionale all’ambiente, Marco Castagna, direttore della Fondazione Muvita, Riccardo Casale, presidente di Amiu Genova, e Andrea di Stefano, responsabile delle relazioni istituzionali di Novamont.

L’iniziativa è finanziata con fondi regionali a favore dello smaltimento dei rifiuti, che su tutte le quattro province sono stati utilizzati in progetti per la riduzione dei sacchetti di plastica, e nella sola Provincia di
Genova per il progetto pilota di Ecofeste. La volontà è estendere il progetto all’intera Liguria.

‘Ecofeste’ intende non solo ridurre l’impatto dei rifiuti prodotti nelle feste aderenti (manifestazioni gastronomiche, ricreative, sportive, culturali, di animazione sociale e valorizzazione territoriale, che si svolgono nell’ambito dei Comuni del territorio provinciale e che vanno da 100 coperti a 21.000 come la sagra dei fuochi di Recco) ma, attraverso questo esempio con cui il pubblico viene a contatto, promuovere e diffondere le buone pratiche di raccolta differenziata e riciclaggio anche nella vita quotidiana dei cittadini.

La diminuzione della produzione di rifiuti indifferenziati e la corretta gestione dei rifiuti stessi nell’ambito delle sagre e feste locali assumono infatti una valenza di non poco conto considerato il forte consumo di imballaggi e di stoviglie ‘usa e getta’ normalmente utilizzati in occasione di questi eventi.
Tali ‘impatti’ possono essere fortemente ridotti attraverso l’adozione di opportune misure gestionali e la scelta di materiali riutilizzabili o biodegradabili e compostabili, e le feste stesse possono diventare per il pubblico
occasione di imparare la sostenibilità divertendosi.

Il rigido disciplinare per ottenere il marchio di ‘Ecofesta’ prevede che le feste soddisfino i seguenti requisiti:
1) effettuare in maniera “spinta” la raccolta differenziata di carta, cartone, vetro, plastica, lattine, oli di frittura, organico;

2) individuare un responsabile della festa per la gestione dei rifiuti e formare gli addetti sul tema specifico;

3) utilizzare stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili (ceramica, vetro, metallo) o stoviglie monouso (ma in tal caso queste dovranno essere unicamente in materiali biodegradabili e compostabili certificati);

4) utilizzare il minor quantitativo possibile di imballaggi;

5) prevedere specifiche attività di comunicazione sul tema della raccolta differenziata destinate al pubblico della festa.

Si sta ragionando sull’introduzione di altri requisiti, a partire dalle prossime edizioni:

– la distribuzione di acqua del rubinetto;

– l’uso di prodotti a km zero.

“L’iniziativa – afferma Alessandro Repetto, presidente della Provincia di Genova – si inserisce pienamente nella campagna di sensibilizzazione volta alla riduzione dei rifiuti prodotti, e concorre a dare piena attuazione a quanto è previsto dal  Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti. Il Progetto EcoFeste infatti era inserito nel suddetto Piano tra le ‘Iniziative di riduzione attivabili sul territorio della Provincia di Genova’ al punto 5.11”.

“Coniugare i momenti di svago con il rispetto dell’ambiente si può – dichiara Renata Briano, assessore all’ambiente della Regione Liguria – ed ‘EcoFeste’ ne è la dimostrazione. L’iniziativa si colloca nel contesto di una crescente sensibilità nei confronti dei temi ambientali e quindi non deve essere vista come un punto d’arrivo, ma come un importante punto di passaggio di quel processo che si chiama  educazione ambientale. È nostra intenzione estendere il progetto dalla provincia di Genova al resto della Liguria, anche perché siamo convinti che chi rispetta l’ambiente rispetta se stesso”.

“La trentina di ‘Ecofeste’ dell’edizione 2011 si svolgeranno in 11 comuni del  territorio provinciale e avranno le più diverse dimensioni: da qualche centinaio alle migliaia di visitatori – sottolinea Alberto Corradi,
assessore provinciale all’educazione ambientale – e complessivamente utilizzeranno oltre 100.000 kit di materiale biodegradabile e compostabile, destinato ad essere raccolto assieme alla frazione ‘umida’ dei rifiuti. Una parte di questo materiale sarà fornito gratuitamente dalla Provincia di Genova anche grazie al contributo dell’azienda Novamont”.

“Il progetto originario – precisa Marco Castagna, direttore della Fondazione Muvita, la struttura che coordina  l’intera operazione – prevedeva l’effettuazione di un primo progetto-pilota limitato a 4 o 5 manifestazioni, ma l’entusiasmo degli organizzatori delle feste è stato talmente contagioso che il numero degli eventi è stato portato a circa 30. Si tratta di un grande sforzo per noi, ma è anche una bella soddisfazione riscontrare una così grande sensibilità su questi argomenti”.

“Amiu Genova – assicura il suo presidente Riccardo Casale – è impegnata con tutti i suoi servizi e iniziative a consolidare a Genova  una nuova e più consapevole cultura ambientale. Sostenere le ‘Ecofeste’ promuovendo  raccolta differenziata e riciclo fa parte del patrimonio di conoscenze che Amiu cerca di diffondere  tra i genovesi, con l’obiettivo di superare nei prossimimn anni il 35% di raccolta differenziata che raggiungeremo nel
2011”.

“Novamont ritiene che i modelli sostenibili siano il frutto di un intesa collaborazione tra gli stakeholders territoriali – sottolinea Andrea Di Stefano, responsabile affari istituzionali dell’azienda mitaliana produttrice del Mater-Bi –. In quest’ottica abbiamo aderito all’invito delle amministrazioni locali e di Fondazione Muvita per un progetto di sensibilizzazione degli organizzatori delle feste, al fine mdi promuovere concretamente la raccolta differenziata, in particolare mdella frazione organica. Le stoviglie monouso biodegradabili emn compostabili certificate, laddove quelle permanenti non siano utilizzabili, sono lo strumento abilitante per raggiungere alti
obiettivi di raccolta e qualità e, quindi, di una consistente riduzione dei rifiuti indifferenziati”.

La prima Ecofesta si è già svolta dal 10 al 13 giugno, ed è stata la Festa di Sant’Antonio a Coreglia Ligure.

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