Liguria. Sono parole a dir poco forti quelle apparse sugli striscioni de la Destra affissi ancora una volta in contemporanea su tutta la regione. “Ma forte è anche lo sdegno nei confronti del governo brasiliano e di Cesare Battisti”, spiegano dalla segreteria regionale Gioventù Italiana Liguria in una nota.
“Il paese sudamericano vergognosamente non adempie ai propri doveri internazionali estradando un criminale pluriomicida, adducendo come pretesto che ‘il Battisti sarebbe perseguitato per le sue idee politiche’, come se fosse l’Italia il paese in difetto solo perché chiede di poter fare giustizia”, continuano.
“Cesare Battisti non è uomo, se lo fosse avrebbe affrontato i processi a suo carico in questi anni e ora verrebbe a pagare il suo debito con la società italiana. Vogliamo ricordare a tutti coloro che hanno speso una parola in difesa di questo criminale che Battisti apparteneva al gruppo Proletari armati per il comunismo, che come dice lo stesso nome non erano la CARITAS, ammazzavano a sangue freddo tutti coloro che collaboravano con l’amministrazione penitenziaria, come il maresciallo Antonio Santoro, Andrea Campagna, agente della DIGOS”.
“Uccise anche Pierluigi Torregiani e Lino Sabbadin, gioielliere e macellaio, colpevoli di aver reagito a una rapina. Caro governo brasiliano e cari sostenitori di Battisti andate a chiedere ad Alberto Torregiani, che vive su una sedia rotelle da quando rimase ferito nell’attentato mortale al padre ad opera di Battisti, se l’estradizione è giusta o nò”, concludono.