Genova. “E’ grave che il Governatore della Liguria non abbia mantenuto la parola: un formale impegno disatteso…sono trascorsi i 90 giorni dall’approvazione del Piano Casa e ancora nemmeno una bozza di Legge”.
“Sono trascorsi ormai più di 90 giorni dalla data del 23 di febbraio quando, durante il Consiglio Regionale che approvava la legge di modifica del Piano Casa, in seguito ad un ordine del giorno promosso dal Gruppo del P.d.L., sottoscritto e votato all’unanimità, il Presidente Burlando si era preso il formale impegno di presentare, entro 90 giorni, una proposta di legge organica a modifica della legge Ruggeri, che prevedesse meccanismi di ampliamento per gli alberghi con corsia preferenziale e facilitata ed una proposta di legge per le attività produttive in genere, sia artigianali, che agricole, industriali o commerciali” Così dichiarano gli esponenti del Popolo della Libertà in Regione Marco Melgrati, Gino Garibaldi, Roberto Bagnasco e Marco Scajola.
La battaglia condotta in commissione e in aula dal Gruppo del P.d.L., in particolare dai consiglieri Melgrati, Garibaldi, Bagnasco e Scajola, per estendere la possibilità di ampliamento, da realizzare con D.i.a, del Piano Casa, anche alle attività produttive, quindi anche agli alberghi, negata in quella sede, aveva però registrato l’impegno del Presidente Burlando a preparare un testo di legge entro 90 giorni. “Ci spiace registrare- dicono i consiglieri del Pdl – che quella promessa è stata disattesa, si sono avverate le nostre previsioni, e cioè che a quell’impegno non sono seguiti i fatti”.
Melgrati, Garibaldi, Bagnasco e Scajola proseguono: “l’occasione della legge detta Piano Casa poteva essere unica per semplificare le procedure di ampliamento delle attività produttive, e in particolare per le strutture alberghiere, già vessate da una legge che porta il nome dell’ex assessore Ruggeri, forse anche per questo non rieletto in Consiglio Regionale”.
“Appare chiaro che l’industria alberghiera sia ancora una volta considerata dalla Giunta di Sinistra “figlia di un Dio minore”, e sembra incredibile che in una regione che è a forte vocazione turistica non si faccia nulla per venire incontro alle esigenze degli albergatori. Il silenzio poi dell’assessore al turismo Berlangeri – spiegano Melgrati, Garibaldi, Bagnasco e Scajola – sulla modifica, tanto sbandierata in campagna elettorale, alla legge n.1 sugli alberghi detta legge Ruggeri, risulta assordante”.
“Capiamo – continuano gli esponenti del centro destra – però che questa Giunta è ostaggio dei “pasdaran” dell’ultrasinistra radicale e di qualche consigliere “scheggia impazzita” e che, difficilmente, si arriverà ad un testo “sensato” di modifica di questa legge, che condanna gli albergatori ad essere albergatori a vita e per generazioni, alla stregua dei servi della gleba” .
“Avevamo già espresso dei dubbi sul peso politico di Berlangeri, dopo lo scarso risultato personale alle urne, ma il non riuscire a trovare l’accordo su un testo credibile e condiviso dalla maggioranza sulla legge alberghiera ci conferma tutte le nostre perplessità…Berlangeri, tanto fumo e poco arrosto. E’ inutile aderire e votare un ordine del giorno se poi si è sicuri di non mantenere la parola, ed è grave che Burlando non abbia mantenuto la parola. Questa è la credibilità della sinistra in Liguria”, concludono Melgrati, Garibaldi, Bagnasco e Scajola.
Melgrati, Garibaldi, Bagnasco e Scajola (consiglieri regionali Pdl)