Genova. “La nostra beneamata Sampierdarena è a tutti i sensi una frazione di Quito e c’è da ringraziare chi regge questa Civica Amministrazione, Marta Vincenzi e Co”. Dopo i numerosi casi di violenza avvenuti nei giorni scorsi nel quartiere del capoluogo ligure, tra accoltellamenti e rapine, Davide Rossi Capogruppo Municipio 2 Centro Ovest Lega Nord Liguria è stufo e lancia un segnale.
“Se servirà a creare sicurezza – scrive in una nota stampa – non escludo insieme al padre fondatore della Lega Nord Bruno Ravera di riformare il gruppo delle ronde, donne, uomini, anziani e bambini che torneranno nelle strade armati di pettorina e cellulare, a passeggiare e a segnalare le cose che non vanno, sperando sia uno sprono a mettere in piedi politiche repressive che questo quartiere necessita! Questa mattina ho ricevuto presso la sede della Lega di Via Cantore almeno 25 persone che si sono rese disponibili a presidiare il territorio della delegazione. Ma il dato che più mi ha colpito – spiega – è che un gruppo di 6 persone di cui 2 albanesi 3 equadoriani e un nord africano, mi hanno chiesto di aderire al gruppo per creare una squadra multietnica di sicurezza partecipata. Questo mi ha aperto il cuore, perché vuol dire che il messaggio che cerco di infondere alla gente è passato, La Lega non è razzista ma applica la politica del buon padre di famiglia”.
Non manca un attacco all’attuale amministrazione comunale: “Gli atti criminosi, accoltellamenti, riti di iniziazione dei giovani affiliati alle pandillas sono solo la punta di un iceberg di altri fatti criminosi che avvengono a Sampierdarena tutto il giorno, tutti i giorni e che non vengono denunciati per omertà – continua Rossi – Le politiche spot dell’ Assessorato alla Sicurezza, troppo blandi e a tempo determinato si sono rivelati un vero e proprio fallimento, perchè si ha paura di far arrabbiare gli alleati della sinistra estrema che potrebbero mandare la Sindaco a gambe all’ aria…e chi ci rimette? I nostri cittadini che hanno paura ad uscire di casa anche di giorno”.
Infine, un chiaro riferimento al sindaco. “Inviterei la Sindaco Vincenzi a fare meno telefonate al compagnio Pisapia, corresponsabile ideologico delle politiche sterili e vergognose che minano i già precari equlibri sociali dei quartieri genovesi”.
Per Rossi le soluzioni esistono e non sono poche: “investire sull’ illuminazione di piazze e strade, fare politiche di lotta al bullismo nelle scuole convolgendo il mondo dell’ associazionismo e magari non pensare a disarmare gli agenti di Polizia Municipale come Pisapia vorrebbe fare a Milano, ma incentivando controlli sui documenti degli immigrati in strade, piazze, phon center, supermercati etnici e domicili, controlli duri e a tappeto”.
“La situazione a Sampierdarena è una polveriera in attesa di esplodere, e ci vuole un vero giro di vite – conclude il Capogruppo del Municipio centro Ovest”.