Regione. “E’ evidente che le differenze di vedute dei sindaci sull’opera hanno condizionato l’iter dell’opera. La Regione ha cercato la convergenza istituzionale, ma la dicotomia di vedute tra le amministrazioni comunali non pare, al momento, consentire una soluzione. Non dobbiamo mettere a rischio i finanziamenti”. Raffaella Paita, assessore alle infrastrutture ha risposto oggi all’interrogazione del consigliere Armando Ezio capurro, sulla realizzazione del Tunnel Rapallo Santa Margherita.
“Ricordo che per il tunnel della Fontanabuona – ha affermato Paita – l’ampia convergenza ha fatto fare un deciso passo avanti alla trattativa col Governo. Il 60% delle opere in Italia non si realizza per assenza di convergenze. In Liguria abbiamo un bisogno cruciale di opere, dobbiamo lavorare perché gli enti locali recepiscano la nostra volontà di sviluppo. A breve riconvocheremo i due sindaci, ma la situazione è difficile perché i sindaci rappresentano il territorio che li ha eletti”.
“Sembra di parlare con i sordi – ha ribadito il consigliere Capurro – il Sindaco di Rapallo aveva ribadito l’utilità del tunnel ma, nel contempo, si era dichiarato nettamente contrario a soluzioni alternative, vedi uscita a San Michele di Pagana, nel comune di Rapallo, che aveva stigmatizzato come: “ipotesi assolutamente impercorribile”. In rappresentanza del sindaco di Santa Margherita, sottolinea Capurro, era intervenuto un assessore che aveva riaffermato la contrarietà dell’amministrazione comunale a qualsiasi tunnel che preveda l’uscita nel suo territorio comunale. “Nell’agosto 2006 è stato sottoscritto un accordo fra presidente della Regione, presidente della Provincia, i Comuni di Rapallo e Santa per condividere il tracciato che prevedeva due uscite. Ma dopo le elezioni comunali tutto si è nuovamente arenato perché i due sindaci non vogliono l’uscita sul proprio territorio”.
Capurro ha poi puntualizzato: “Il mio era un invito a non desistere e riprovare a trovare una soluzione. La Regione ha sempre lavorato bene e così la Provincia. Occorre mettere i sindaci di fronte alle loro responsabilità: se persistono con il loro atteggiamento perderemo i finanziamenti”.