Cronaca

Slow Fish, Petrini: “La pesca speciale deve riprendere, sintonia con Damanaki”

slow fish 2011

Genova. “Le piccole comunità orgoglio della marineria Ligure devono poter ripredere la pesca a cicciarelli e rossetti”. Lo ha detto oggi il presidente di Slow Food Carlo Petrini inaugurando la quinta edizione di Slow Fish, alla Fiera di Genova fino al 30 maggio.

Petrini, come il commissario europeo Damanaki, chiede perciò al Governo soluzioni per avere le deroghe per i pesci piccoli entro novembre, sottolineando “l’attualità del progetto di legge che Damanaki sta preparando in completa sintonia con la filosofia Slow Food in difesa del rispetto assoluto dell’ambiente e la difesa della piccole comunità di pescatori e contadine, una assurda politica consumistica non è più sostenibile”.

“L’educazione alla pesca sostenibile è una delle vocazioni più importanti di Slow Fish e noi abbiamo imparato molto da questa esperienza comune con Slow Food e Carlo Petrini – ha aggiunto Burlando – In questa regione nessuno ha pescato un rossetto, un bianchetto o un ciciarello. E’ stato già difficile perdere una stagione ma pensare di perderne due è per noi impossibile. Qui si tratta di perdere tradizione e cultura di intere generazioni. La Liguria è una regione in cui c’é meno pescosità rispetto a altre realtà ma registriamo un ritorno a attività quali pesca e agricoltura. I liguri sono gente seria che ama il mare e lo rispetta e che accetta anche dei no, ma è necessario salvare le realtà che rispettano le regole”

Ma l’inaugurazione della kermesse ittica dedicata al consumo sostenibile e all’attenzione verso pesca e pescatori è stata anche l’occasione per esprimere solidarietà ai lavoratori Fincantieri. Petrini ha ricordato il 16 settembre 1972 quando era al varo della Michelangelo alla Fincantieri quanto “fosse orgogliosa allora la Liguria e l’Italia tutta, orgoglio oramai perso come si è dispersa l’occupazione”. Petrini ha fatto un raffronto con il mondo dei piccoli pescatori e della pesca anch’essi “in questo momento non sufficentemente tutelati rispetto ad un disastro ambientale che li condanna ad una lenta estinzione”.

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