Genova. Resistenza, lesioni aggravate, danneggiamento, invasione di edificio, lancio e scoppio di oggetti pericolosi: sono questi i capi di accusa a carico di quindici persone, tutte tra i 16 e i 30 anni, identificati e denunciati dalla Digos per gli scontri avvenuti venerdì nei pressi della stazione genovese di Principe dopo la fine della manifestazione indetta dalla Cgil per lo sciopero nazionale, che provocarono una ventina di feriti tra giovani e forze dell’ordine.
Identificati tramite le fotografie scattate durante i tafferugli e dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, tra i quindici, una decina sarebbero già stati identificati per l’ assalto alla sede di Confindustria avvenuto durante il corteo organizzato dalla Fiom.
Secondo gli investigatori i disordini sarebbero programmati in anticipo.
Sull’argomento è tornato anche il segretario del Coisp, Matteo Bianchi che ha duramente polemizzato con la Cgil nelle cui dichiarazioni, secondo il sindacato di polizia, viene criticato aspramente l’operato degli uomini in divisa: “il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine è stato opportuno e gli scontri giustificati. E’ ora di finirla di fare demagogia, cercando di affievolire la posizione di molti delinquenti che per un’intera giornata hanno messo in scacco mezza città”.