Sanità Ligure, alla Fiumara nascerà il “ParaPronto” Soccorso

Franco Bonanni - Renata Canini - Claudio Montaldo

Genova. La sperimentazione alla quale stanno pensando l’assessorato alla Sanità ligure e la ASL 3 per ridurre le code e le attese nelle “emergency room” della nostra Regione prevederebbe la creazione di un “pronto soccorso lieve” al palazzo della salute della Fiumara, un centro che dovrebbe essere aperto 12 ore al giorno, inizialmente dal lunedì al venerdì, ma nel caso la sperimentazione desse buoni risultati e si trovasse la sostenibilità finanziaria, sarebbe esteso a 7 giorni su 7.

“L’obiettivo – ha spiegato Renata Canini, direttrice della ASL3 genovese – è quello di intercettare i pazienti che oggi si recano in autonomia nei pronto soccorsi degli ospedali cittadini. In questo modo si potrebbe alleggerire la pressione dei codici bianchi e verdi, dagli accessi alle sale di emergenza”.

“Ad oggi meno del 18% di tutti gli accessi in pronto soccorso sono pazienti che alla fine vengono ricoverati, – spiega l’assessore Claudio Montaldo – Nel 2010, in un ospedale come il San Martino, a fronte di 94.756 accessi ben 75.940 sono stati codici bianchi o verdi. Stiamo lavorando per creare percorsi differenziati a seconda della gravità del paziente, ma le code sono inevitabili, sopratutto nel week end o nei primi giorni della settimana, quando – precisa l’assessore – i pronto soccorsi della nostra Regione sono letteralmente presi d’assalto”.

“Sperimenteremo questa nostra idea – ha spiegato Canini – proprio al palazzo della Salute, dove personale medico e infermieristico sarà in grado di visitare ed effettuare la diagnostica e, se funzionerà, lo replicheremo anche nelle altre zone. Sempre garantendo ai cittadini il massimo della sicurezza e nelle prestazioni”.

Secondo le statistiche diffuse oggi dall’Agenzia Sanitaria Ligure l’incidenza dei codici bianchi aumenta proprio nel week end e nei primi giorni della settimana: “Va precisato però che nei pronto soccorso, dal lunedì alla domenica, non cambia nulla, né dal punto di vista del personale medico presente, né tantomeno sulle prestazioni fornite”, ha concluso Franco Bonanni, direttore dell’Agenzia Sanità della Liguria.

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